Una perturbazione condiziona il meteo sull’Italia, ma è l’ultima della serie almeno da qui ad alcuni giorni fin verso Natale. Nel finire della settimana la nostra Penisola sarà contesa da un anticiclone, con massimi sull’area iberica, ed umide correnti atlantiche.
Si tratterà di un flusso oceanico molto mite, destinato a portare clima molto mite anche alle medie-alte latitudini dell’Europa Centro-Occidentale. Avremo quindi un cambiamento decisamente eclatante rispetto al clima invernale attuale.
Il cupolone d’alta pressione, dapprima confinato un po’ troppo ad ovest, dovrebbe rafforzarsi e guadagnare terreno verso l’Italia tra il 23 ed il 24 dicembre. Si tratterà di un anticiclone molto forte di matrice subtropicale, alimentato da una bolla d’aria molto calda in quota.
La mappa evidenzia l’eccezionalità della componente d’aria calda in quota in seno al promontorio anticiclonico, con termiche molto elevate rispetto al normale anche sull’Italia. Il freddo sarà invece confinato alle aree più orientali dell’Europa.
In questo frangente, come sovente capita con questo tipo di alte pressioni nel periodo invernale, registreremo in Italia una fase molto mite con caldo anomalo sulle alture, mentre sulle pianure, specie la Val Padana, non mancheranno nebbie diffuse con inversione termica.
Quando parliamo di inversione termica, s’intende che l’aria fredda ed umida tende a rimanere adagiata nei bassi strati. In casi di forte inversione, accade non di rado che le temperature siano più alte in montagna, a quote medie, piuttosto che in pianura.
Il tempo meteorologico potrebbe poi mutare drasticamente proprio dal Natale, quando il promontorio anticiclonico sub-tropicale inizierà a cedere ed una cellula d’alta pressione risalirà verso nord in direzione del Regno Unito, aprendo di nuovo la strada a correnti fredde baltico-scandinave in discesa verso l’Italia.