L’elemento saliente a breve termine.
Avremo un progressivo raffreddamento per correnti da Nordest. Un vasto campo di alta pressione si distenderà su Europa Centrale e Settentrionale, pilotando aria fredda dall’Artico Russo in direzione delle nostre regioni. La mancanza del gran freddo in suddette aree non causerà nessuna ondata di gelo. Vi sarà però instabilità diffusa a molte regioni del Centro Sud, con nevicate dai 1000 m circa della Romagna e del medio Adriatico, ai 1500-1600 m del Sud.
L’elemento saliente a medio termine.
Altra pressione che, incalzata dalla spinta del Vortice Polare canadese, in modo dimanico si plasmerà sul territorio Europeo, interessandone la parte Centrale ed il Mediterraneo. Sul nord Africa permarrà un’area di bassa pressione in quota, la quale potrà dare origine a nuove precipitazioni sulle nostre Isole maggiori. Altrove tempo stabile e temperature in aumento.
L’elemento saliente a lungo termine.
L’inizio del nuovo anno indica un nuovo tentativo meridiano dell’alta oceanica, mentre il Vortice Polare potrebbe portare un suo nucleo, gelido, verso la Scandinavia e la Russia Europea.
Il trend a lungo termine:
Evoluzione che sembra destinata ad un cambiamento nella prima settimana di gennaio. Ipotesi plausibile orientata verso un’incursione fredda dai quadranti Settentrionali. Alta delle Azzorre che, affacciandosi verso Nordest, piloterebbe una nuova ondulazione dall’Artico Russo in direzione del Mediterraneo Orientale. Da verificare il possibile interessamento della nostra Penisola.
Elementi di incertezza: Attualmente riteniamo di fondamentale importanza l’evoluzione della figura di alta pressione che, almeno fino a Capodanno, andrà ad interessare buona parte dell’Europa.
A ciò farà seguito un monitoraggio costante del grado d’incidenza del Vortice Polare, visto ancora al pieno delle proprie forze.
Fattori di normalità climatica:
Il breve termine porterà una decisa rinfrescata su gran parte dello Stivale, avvertibile maggiormente sulle regioni del medio e alto Adriatico.
Tuttavia nulla di eclatante, ma una normale fase invernale con successivo riscaldamento per azione anticiclonica. Riteniamo comunque che possa essere caratterizzata da fredde temperature durante le ore notturne ed al primo mattino, specie in Pianura Padana e nelle valli interne della Penisola.
Focus: evoluzione sino al 31 dicembre 2006
I prossimi giorni saranno caratterizzati da condizioni di spiccata variabilità, specie al Centro Sud. Zone d’Italia nelle quali potranno esservi precipitazioni a carattere sparso, specie sui settori orientali, con nevicate sui rilievi a quote variabili: dai 1000 m, locali spruzzate a quote minori, della Romagna, ai 1500-1600 dell’Appennino meridionale ed i rilievi della Sardegna. Al Nord andrà affermandosi tempo stabile ma con diffuse gelate durante le ore notturne.
La fase successiva, da Natale fin verso il Capodanno, porterà un deciso miglioramento su tutta Italia, ad eccezione delle Isole maggiori laddove avremo probabili precipitazioni almeno sino all’inizio della nuova settimana. Ultimo dell’anno che si preannuncia quindi stabile e soleggiato un pò su tutte le regioni.
Evoluzione sino al 05 gennaio 2007
A seguire prende corpo l’ipotesi precedentemente ascritta, ossia un nuovo cambiamento con possibile orientamento al freddo. Molto dipenderà comunque dalla tenuta anticiclonica attesa nei prossimi giorni.
In conclusione.
L’editoriale odierno conferma quanto espresso venerdì scorso, allorquando facemmo riferimento alla probabilità, elevata, che il fine anno potesse arrecare tempo stabile e soleggiato su tutto lo Stivale. Resta invece da valutare con attenzione la prima settimana del 2007, sulla quale torneremo nei prossimi giorni.