Un mezzo record, quello fatto segnare il 14 luglio dalla stazione automatica Dome Fuji, nei pressi dell’omonima base semi permanete giapponese, sul Plateau Antartico. Alle 16:51 UTC i sensori hanno registrato -82,1 °C che, oltre a essere la temperatura minima dell’inverno 2006, eguaglia anche il valore del 18 agosto 1995, quando la stazione si chiamava però Dome F. Con la strumentazione di Dome Fuji invece, entrata in funzione nel febbraio 1997, la minima sicuramente documentata è il -81,9 °C del 23 luglio 2004, mentre sul -82,2 °C del 23 luglio 2003 (vedi https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=13596) Linda Keller, responsabile del controllo qualitativo dei dati all’Antarctic Meteorological Research Center di Madison (Wisconsin), mette avanti un piccolo dubbio, anche se le misurazioni sembrano regolari. Dal punto di vista meteorologico, il 14 luglio si segnala l’assenza di vento e la pressione in costante calo: fattori questi che promuovono la discesa termica, per via dell’espansione adiabatica e la mancata rimozione del cuscinetto freddo a contatto col suolo.
Il 14 luglio è stato anche il giorno in cui il termometro è sceso a -77,5 °C alla base russa Vostok: si tratta del valore minimo stagionale, ma del tutto normale per il luogo che detiene il primato mondiale del freddo. Ad Amundsen-Scott invece, dove la prima metà di luglio è decisamente sotto la normale (1957-2005 = -60,0 °C), il 10 luglio si sono registrati -75,6 °C.