Abbiamo aperto la settimana proponendovi un approfondimento sui movimenti atmosferici e di conseguenze sulle possibili prospettive meteo climatiche stagionali.
Per chi non avesse avuto l’occasione di leggere il pezzo possiamo sintetizzarlo ribadendo come nel corso delle prossime settimane – presumibilmente entro fine anno – si giungerà a un bivio. Un bivio da “tutto o niente”, come spesso accaduto negli ultimi inverni.
Volendo semplificare il più possibile vi diciamo un qualcosa che apparentemente potrebbe sembrare scontato: potrebbe essere un grande inverno, ma potrebbe diventare pessimo. Facile, direte voi… eppure è così. Le dinamiche che si stanno manifestando potrebbero realmente consegnarci nelle mani di una stagione memorabile o di un trimestre nuovamente insulso.
Dovremo guardare lassù, verso il Polo Nord, soprattutto ad alta quota. Dovremo capire che farà il Vortice Polare, se avrà vita facile nel ricompattarsi e tenersi il freddo tutto per sé o se i disturbi proseguiranno (quegli stessi disturbi che stanno determinando varie incursioni artiche a spasso per l’Europa) e riusciranno a scalfirne sensibilmente la struttura.
In fin dei conti si tratta di dinamiche che accadono annualmente, ma quest’anno siamo un po’ in ritardo sulla tabella di marcia. La speranza, soprattutto per le sorti pluviometriche del nostro Paese, è che prevalga la seconda ipotesi e che quindi possa essere un inverno coi fiocchi. La prima, giusto dirlo, ci esporrebbe a rimonte anticicloniche prolungate e consistenti.
Quindi, visto e considerato l’andazzo del 2017, all’inverno chiediamo semplicemente una cosa: che faccia il suo dovere!