La Pianura Padana, per la sua particolare conformazione orografica, è fra le aree dove l’aria fredda tende a rimanere intrappolata al suolo. Ne abbiamo avuto una prova anche in occasione dell’ultima ondata di maltempo, che ha visto venire prima la neve e poi il gelicidio, in quanto la successiva rimonta d’aria calda non era stata in grado di rimuovere il cuscinetto freddo nei bassi strati.
Figuriamoci quindi quel che avviene al seguito d’irruzioni fredde più toste, quando effettivamente si viene a depositare un forte “cuscinetto gelido” nei bassi strati, difficile da scalzare. Questa peculiarità è fra le cause che agevolano le cosiddette nevicate da scorrimento d’aria più mite ed umida in quota al di sopra dello strato d’aria fredda al suolo.
Un tipico evento di neve da cuscinetto e da sovrascorrimento d’aria più mite ed umida avveniva esattamente 5 anni fa, il 14 dicembre 2012, con molte aree di pianura sotto la neve fin sul Triveneto e questo non capita certo così spesso. Le maggiori nevicate si verificarono in Lombardia con accumuli anche superiori ai 20 cm nel bergamasco, fino a 10-12 cm su Milano.