Stagioni stravolte con siccità, alluvioni, freddo, caldo record, grandi nevicate, sono tutti eventi meteo che stiamo vivendo probabilmente più frequentemente che nel passato. Il condizionale è d’obbligo perché non esiste un censimento del tempo del passato tale da fare confronti con dati meteo di ineccepibile qualità.
Sono poche le stazioni meteo attive da oltre 100 anni, e soprattutto sono stazioni meteo urbane, quando le città all’epoca erano ben differenti da ciò che sono oggi. Perciò soprattutto i dati della temperatura sono utilizzabili appena per un confronto sommario.
Le conseguenze del clima variabile determina danni e disagi anche nelle economie più ricche.
Gli scorsi mesi nelle Isole Britanniche, dove massivamente importano verdura dalla Spagna, hanno visto gli scaffali svuotarsi. È stato impossibile trovare le lattughe nei negozi, ciò perché le colture avevano subito enormi danni dal maltempo.
Qualche estate fa si sono avuti enormi danni al turismo italiano per il ricorrente maltempo che ha ridotto sensibilmente le giornate di sole e le condizioni meteo ideali per stare in spiaggia, con l’aggravante anche dei danni causati alle strutture balneari dalle mareggiate.
Vogliamo parlare della stagione sciistica 2016/2017?
Facendo eccezione ad alcune fortunate aree, la neve è stata in prevalenza prodotta artificialmente ovunque sino a metà Febbraio.
E di annate senza neve ne abbiamo viste anche in passato. La conseguenza ha generato crisi economica con la chiusura negli ultimi decenni di alcune aree sciistiche, e solo alcune poi sono state riaperte perché inglobate da altre aziende.
È abbastanza inquietante l’incognita che c’è per il clima del futuro, perché quello delineato dai modelli climatici è stato spesso oggetto di ampi errori. Perciò l’incognita è un fatto concreto.
Con previsioni sbagliate o inaffidabili, perché lo sono state nel passato e nessuno può dirci quanto lo siano quelle diffuse oggi, le conseguenze dei cambiamenti climatici sulla società moderna ed i Paesi poveri, le esigenze energetiche, l’agricoltura, non sono supponibili se preliminarmente non conosciamo cosa accadrà.
Sempre più spesso si parla di temperatura in aumento, di fenomeni estremizzati, mentre taluni annunciano anche la possibilità di un raffreddamento per ragioni astronomiche.
Poi ci sono prestigiosi scienziati che rilasciano interviste inquietanti che rivelavano previsioni farlocche. E di queste ogni anno, specie in prossimità dell’Estate e dell’Inverno ne sentiremo parecchie.