Vogliamo definirlo freddo? Ma si, dopotutto le temperature stanno letteralmente crollando. E’ temporaneo, vero, ma è comunque significativo se pensiamo da dove arriviamo. Dopo una netta egemonia anticiclonica, che per giorni ha causato anomalie climatiche imponenti, finalmente un pochino di normalità autunnale.
Durerà? La risposta è no… Purtroppo, lo si scrive da giorni, l’Alta Pressione è ostinatamente ancorata alla Penisola Iberica e non appena transiterà il vortice freddo tornerà sui suoi passi. Sfrutterà anche il fatto che le perturbazioni atlantiche non scelgono la via del Mediterraneo, bensì quel tratto d’Oceano per noi altamente penalizzante: a ridosso delle Azzorre o giù di lì.
Perché penalizzante? Perché così facendo non fa altro che innescare ripetute rimonte anticicloniche subtropicali e la prossima è ormai dietro l’angolo. Difatti, osservate la mappa, le temperature schizzeranno di nuovo su alti valori (parliamo delle massime, perché le minime per via della minore durata delle giornate scenderanno di parecchi gradi) tanto che in alcune località d’Italia sembrerà tarda estate:
Si tratta della carta della variazione delle temperature delle ore 13 del 26 ottobre, rispetto alla stessa ora di oggi. Beh, la colorazione lascia pochi dubbi: gli aumenti saranno diffusi. La particolare disposizione anticiclonica porterà rialzi violenti sulle Alpi, laddove ci aspettiamo aumenti di oltre 10-12°C (lo zero termico schizzerà letteralmente alle stelle). Poi avremo le zone interne, in particolare quelle appenniniche con aumenti di 4-6°C. Interessante evidenziare come in Val Padana, specie sui settori occidentali, gli aumenti dovrebbero essere contenuti e sapete perché? Perché qui, come scritto da giorni, dovrebbero infittirsi le nebbie…