La missione della NASA, i cui primi dati sono stati pubblicati in tre diversi studi sulla rivista Science, sta rivelando un lato da dir poco sorprendente di Giove, grazie agli incontri ravvicinati effettuati dalla sonda Juno da poco meno di un anno. Il pianeta più grande del Sistema Solare presenta un campo magnetico dieci volte più intenso di quello terrestre e si sono anche scoperti dei cicloni giganteschi del diametro di 1400 metri situati sui poli. Un’altra particolarità è che i gas sono distribuiti in modo molto particolare, con un pennacchio ricco di ammoniaca all’equatore, in modo similare a come è distribuito il vapore acqueo sulla Terra.
La sonda ha mandato immagini caotiche scattate sui poli di Giove, da cui emergono degli ovali luminosi molto diversi da quelli visti su Saturno. Viste al time-lapse le fotografie hanno mostrato che si tratta in realtà di cicloni enormi. L’analisi del gas del campo magnetico gigante è andato ben oltre le previsioni, essendo più denso 10 volte di quello della Terra. Inoltre la sonda ha rivelato una doccia di elettroni nell’atmosfera di Giove, che può aver alimentato l’enorme aurora fotografata e che sembra avere una distribuzione diversa da quelle che avvengono sulla Terra. L’interazione di Giove con il suo ambiente spaziale appare molto diversa.