L’arrivo dell’autunno porterà cambiamenti significativi al tempo sul trend meteo climatico di gran parte d’Europa. Dopo un’estate estremamente calda e asciutta, la pioggia tornerà a bagnare l’Italia e i Balcani portando sollievo dalla siccità e dagli incendi.
Secondo le previsioni stagionali degli americani, le attuali condizioni meteo climatiche potrebbero continuare per gran parte del mese di settembre. Temperature superiori alle medie stagionali e carenza di pioggia andrebbero a interessare l’Italia e i vicini Balcani. Non è da escludere tuttavia l’arrivo dei primi vortici di bassa pressione che potrebbero scatenare eventi atmosferici di particolare violenza.
La quantità di energia accumulata dal Mediterraneo rappresenta sicuramente un problema. I primi sbuffi d’aria fresca di origine atlantica creerebbero i presupposti per contrasti termici davvero notevoli e in tal modo i temporali tipici di fine stagione potrebbero causare nubifragi e violentissime grandinate.
Le variazioni più importanti riguarderebbero i mesi di ottobre e di novembre, con l’arrivo delle prime grandi perturbazioni atlantiche. Ciò dovrebbe garantire apporti pluviometrici importanti, tali da lenire almeno in parte la carenza idrica che persiste da mesi e mesi su gran parte delle nostre regioni.
Sempre a detta degli americani le perturbazioni potrebbero avere difficoltà a raggiungere le regioni del sud, dove invece continuerebbero a manifestarsi condizioni ideali per rimonte anticicloniche di un certo peso. Si tratterebbe anche in questo caso di strutture di alta pressione di origine nordafricana, ragion per cui le temperature si manterrebbero superiori alle medie stagionali.
Gli esperti d’oltre oceano evidenziano il rischio di strutture perturbate particolarmente cattive a seguito dell’enorme surplus termico quale eredità di un’estate eccezionalmente calda. A novembre, sull’Europa orientale, si potrebbero far strada le prime vere irruzioni d’aria fredda dalle caratteristiche tipicamente invernali. Addirittura prevedono le prime intense bufere di neve stagionali tra Ucraina e Bielorussia, ma il freddo intenso si aprirebbe la strada verso gli Stati baltici e l’Europa settentrionale.
Resta da capire se tale cambiamento, orientato in direzione dell’inverno, avrà risvolti sulle nostre regioni in caso affermativo quali potrebbero essere gli effetti sulle nostre condizioni meteorologiche.