La neve rossa o rosa è un fenomeno naturale noto da secoli, che però il riscaldamento globale ha esasperato. I ghiacci dell’artico si stanno sempre più tingendo di rosa. Il fenomeno inusuale è dovuto al proliferare del Chlamydomonas nivalis, organismo unicellulare di colore scarlatto che tinge le nevi. Le temperature sopra la medie hanno favorito il proliferare di questa e di altre alghe simili, fra cui il Coenochloris ed il Chloromonas. Per diffondersi, l’alga necessita di parecchia acqua e questo quindi avviene dove il fenomeno dello scioglimento dei ghiacci è particolarmente incisivo. Il proliferare delle alghe limita anche la proprietà dei ghiacci di riflettere la luce, alimentandone così ulteriormente lo scioglimento.
Queste alghe, in primavera, attraverso le acque di fusione, migrano in superficie, moltiplicandosi ed eseguendo la fotosintesi. E’ solo a questo punto che diventano rosate, se non rossastre: il colore è dovuto a particolari pigmenti della famiglia dei carotenoidi (come l’astasantina) e per le alghe è una sorta di protezione/catalizzatore solare. In questo modo vengono assorbiti di più i raggi UV ed è un circolo vizioso che va a far scomparire la neve. Casi analoghi si stanno riscontrando anche in Groenlandia, sulle Alpi e in Islanda, dove anche qui è stata avvistata la neve rosa. Il contributo del fenomeno allo scioglimento dei ghiacci è dunque particolarmente importante, anche se la fusione deriva anzitutto dalle attività umane.