Collocazione geografica
La zona che andiamo a prendere in esame è situata al centro della pianura veneta, interamente nella provincia di Padova, è un gruppo formato da una cinquantina di colline che raggiungono la massima altezza col Monte Venda a 601 metri; nella nostra discussione faremo confronti con la pianura circostante.
Caratteristiche del clima
I versanti esposti al sole e con incrinatura superiore ai 45° hanno una maggiore insolazione e quindi un maggiore riscaldamento, questo permette a loro di godere di un certo tepore invernale e di avere una vegetazione di tipo mediterraneo, tra le piante presenti ricordiamo il leccio, la ginestra e l’ulivo.
Le valli strette e i versanti esposti a nord hanno una minore quantità di energia solare ricevuta e quindi vi è la persistenza di temperature più basse che permettono una maggiore persistenza di ghiaccio e neve al suolo.
In questa zona l’escursione termica annua è minore rispetto alla pianura circostante poiché d’inverno ad una certa altitudine la temperatura è meno rigida mentre d’estate il clima risulta essere più fresco e meno umido;
In generale si può dire che la temperatura media annua è di 13°C e la piovosità è compresa tra 700 e 900 mm.
Confronti termici
Confronti termici fatti su vecchi studi agli inizi del ‘900.
L’escursione media annua al Venda è di 17.9°C mentre a Padova è di 20.7°C, l’escursione diurna nel Venda va da un minimo di 3.7°C in dicembre a un massimo di 7.7°C in agosto mentre a Padova va da un minimo di 7.9°C in dicembre a un massimo di 12.6°C in luglio.
Le temperature minime possono scendere sotto zero sia sui colli che nella pianura dove i giorni di gelo sono superiori, 58 a Padova contro i 37,7 del Venda.
Le medie diurne sotto le zero sono però più diffuse in quota dove possono esserci per 13,8 giorni all’anno mentre in pianura 10,3, possono addirittura scendere sotto i -5° con frequenza annua media pari a 1,1 al Venda e 0,3 a Padova.
La massima diurna sopra i 25°C a Padova viene raggiunta per 104,4 giorni all’anno mentre al Venda solo per 30,9, sopra i 30° la prima segna 27,7 volte mentre la seconda 2,1.
Raffreddamento
Il raffreddamento alle diverse quote non è uguale e non avviene quasi mai nello stesso momento; quando d’inverno entra nella zona un’ondata di gelo artico-siberiano si hanno effetti immediati alle quote alte dei colli mentre in pianura il calo termico si avverte dopo 24/48 ore e specificatamente quando smette di soffiare la bora in quota, cioè quando la calma atmosferica permette all’aria fredda di ristagnare al piano.
Nevosità
Nella zona dei Colli Euganei segue due direttrici:
– L’asse SE/NW
– L’altitudine
Nel primo caso il quantitativo di neve caduta è minimo a SE e massimo a NW, nella pedecollinare di Monselice la nevosità media fatica a superare i 20 cm mentre nella pedecollinare di Rovolon supera i 30 cm.
Nel secondo caso il quantitativo di neve è maggiore più si sale di quota, se nella pedecollinare riesce in certi casi a superare i 30cm sulle cime più alte supera i 50 cm.
Tra i dati più significativi degli ultimi anni cito la media triennale a Rovolon che è stata di 55 cm, da segnalare pure i 200 cm di neve caduti sul Venda in un periodo tra il 19 febbraio e il 7 marzo 2004.
Nebbia
Per questo fenomeno i colli sono dei veri e propri spartiacque, a est e nord di essi la nebbia ha una frequenza molto minore rispetto alla pianura situata a ovest e sud.
I Colli Euganei vengono investiti dalla nebbia ad altitudine variabile in funzione dello strato nebbioso, sopra i 400 m di quota il fenomeno è sempre più raro.
In casi molto particolari sono colpite solo le valli strette a ovest del gruppo collinare.
La nebbia che si forma dopo il passaggio di ondate di gelo, con l’aiuto del ristagno di aria fredda, ghiaccia formando la galaverna: uno strato di ghiaccio che colora tutto il paesaggio di bianco.
Nel dicembre del 1998 sotto un regime di alta pressione la nebbia è stata presente nella zona e nelle pianure a SW fino a metà gennaio intervallata da poche giornate di sole, a Bresega (SW dei colli) la frequenza è stata di 42 giorni in due mesi mentre a Maserà (a est dei colli) di soli 12 giorni.