Sulla costa est vediamo tre località, di cui due più settentrionali, con le piogge invernali portate dall’aliseo di SE e dal relativo effetto stau sui rilievi retrostanti, ma comunque con netto massimo estivo legato ai movimenti della ITCZ, mentre la terza località, nel sud, praticamente non presenta massimo estivo, essendo predominante tutto l’anno il soffio degli alisei di SE.
Antalaha (14,5°S) riceve 2354 mm/anno, con solo settembre e ottobre sotto i 100 mm (91 e 97), buoni apporti invernali (luglio 163 mm), piogge torrenziali in estate (oltre 190 mm/mese da dicembre ad aprile, gennaio 357, marzo 292). Le temperature (valori in °C): agosto 21,3°, ottobre 23,1°, febbraio 26,2°, aprile 25,2°, anno 23,9°. Toamasina (18,1°S) riceve 3362 mm/anno, con minimo in settembre e ottobre (123 e 133 mm), piogge già molto abbondanti in inverno (luglio 289 mm), torrenziali in estate (oltre 300 mm/mese da dicembre ad aprile, gennaio 405, marzo 478). Temperature: luglio 20,5°, ottobre 22,7°, gennaio 26,1°, aprile 24,8°, anno 23,5°.
Il minimo di fine inverno (quando le temperature delle terre emerse e soprattutto del mare sono più basse) lo ritroviamo nella meridionale Tolanaro (25°S) dove cadono “solo” 1678 mm/anno, con ancora settembre ed ottobre mesi più asciutti (61 e 106 mm). Per il resto poche oscillazioni, dai 107 mm di agosto ai 178 di marzo e aprile, passando per i 146 di luglio. Temperature: luglio 19,8°, ottobre 22,7°, gennaio 26,2°, aprile 23,9°, anno 23,1°.
Andiamo nel cuore dell’isola. Antananarivo (18,8°S, 1279 m) gode di temperature piacevolissime: luglio 14,5°, ottobre 19,4°, gennaio e febbraio 21,0°, aprile 19,5°, anno 18,5°. Le piogge ammontano a 1368 mm/anno, con estate umida (da novembre a marzo oltre 150 mm/mese, dicembre 290, gennaio 287), inverno secco (27 mm da giugno ad agosto, 8 in luglio), mezze stagioni con piovosità intermedia (aprile 57 mm, ottobre 61). E’ il clima del settore 2. (la suddivisione in varie aree climatiche l’abbiamo fatta nella prima parte), mitigato dall’altitudine.
Maintirano (18°S), sulla parte centrale della costa ovest, appartiene alla fascia 3. ricevendo 1035 mm/anno, con solo 4 mesi (da dicembre a marzo) oltre i 100 mm (ma in gennaio 307 mm e in febbraio 288, stagione piovosa quindi breve ma intensa). 6 invece i mesi di stagione secca, sotto i 20 mm/mese (da maggio a ottobre, minimo 3 mm in giugno), brevi periodi di piovosità media in aprile e novembre (33 e 42 mm). Temperature: luglio 22,7°, ottobre 25,9°, dicembre 27,2°, aprile 26,6°, anno 25,5°.
Infine Tulear (23,2°E) nel sudovest del paese, la zona più asciutta (4.). Qui cadono solo 420 mm/anno, con 7 mesi (da aprile a ottobre) sotto i 20 mm (minimo luglio e agosto con 6 mm) e solo 3, da dicembre a febbraio, oltre gli 80 mm (massimo in dicembre e gennaio con 94 mm). Temperature: luglio 20,4°, ottobre 23,9°, gennaio 27,6°, aprile 25,1°, anno 24,1°.
Nosy-Bè è forse la località malgascia più conosciuta, essendo divenuta un frequentato ed attrezzato centro di turismo balneare. Ma Madagascar significa anche colorati mercati cittadini, a partire da quello di Antananarivo, e splendidi paesaggi naturali, sia sulle coste, sia nell’interno, in particolare nelle regioni montane. Fra le attrattive naturali più belle e soprattutto più frequentate, per la vicinanza alla capitale (65 km) è la cascata del Mandraka, una delle tante che scendono dalla scarpata (Angavo) che corre per 1000 km da nord a sud e che interrompe bruscamente a est la catena montuosa.
La regione montuosa intorno ad Antsirabe, a sud della capitale, è rinomata per la freschezza del clima, la bellezza dei paesaggi vulcanici e la presenza di fonti termali. Il Lago Tritriva, una delle principali attrattive della zona, è un tipico lago di cratere di forma oblunga, formato da una poderosa esplosione. Poco più a sud un paesaggio vagamente dolomitico si ritrova nei Monti dell’Andringitra (che significa deserto di pietre), una muraglia granitica che tocca i 2658 metri, che si presente fortemente scolpita dall’erosione a causa delle forti piogge, con scarpate di varie centinaia di metri dove il deflusso delle acque ha scavato profondi solchi.
Nella parte centromeridionale dell’isola la Riserva naturale di Tsingy de Bemaraha protegge (il sito è nella lista Unesco del Patrimonio dell’Umanità) un vasto altopiano che degrada dalla catena principale verso il Canale del Mozambico. Qui le rade strade sono spesso fiancheggiate da imponenti infilate di alti baobab, mentre l’elemento più interessante della fauna è la presenza di diverse varietà di lemuri, comunque poche rispetto a quelle molto più numerose che popolavano l’isola prima dell’avvento dell’uomo.
Su Internet interessanti siti sono www.madagascar.it, www.madagascar-guide.com (in francese) e www.madagascar.gov.mg (sito ufficiale del governo malgascio, in francese).