L’inizio del mese di ottobre ha visto un decisivo cambio di pattern meteorologico. Gran parte del continente europeo, compresa una buona fetta d’Italia, è piombato all’improvviso da un’estate tardiva ad un autunno avanzato. Il crollo termico è stato repentino e fortissimo, in qualche caso anche di 15 o 20 gradi. Sono apparse le prime nevicate attorno ai 1000 metri di quota e anche in Italia la neve è caduta fin sotto i 1500 metri di quota, anche oggi sulle Alpi Occidentali. Il freddo si è sentito maggiormente proprio perché è giunto così improvvisamente, facendo saltare la stagione di mezzo, quel periodo che solitamente va da metà settembre a metà novembre in cui si passa più gradatamente da condizioni estive a invernali. Ma vedremo che quanto accaduto quest’anno non è nemmeno eccezionale, ed anzi si verifica piuttosto spesso. Scopriremo anche i perché.
Non è andata però nel modo descritto sopra dappertutto. Mentre infatti al Nord Italia settembre è stato caldissimo e secco, in diverse zone il più caldo degli ultimi decenni con alcuni record superati; al Sud Italia, specie all’estremo Sud ed in Sicilia, settembre è stato invece termicamente nella norma e con piogge localmente superiori alla media, a carattere di temporale e nubifragio. Nell’ultima settimana è successo tutto il contrario: all’estremo Sud ha continuato a fare piuttosto caldo (ancora ieri 12 ottobre massime oltre i 25°C nella Sicilia orientale), mentre al Centro-Nord le temperature sono letteralmente crollate portandosi su valori nettamente al di sotto della norma.
Ma facciamo qualche esempio numerico. Ecco le medie minime e massime dell’ultimo settembre (tra parentesi gli scarti dalla norma 71/00) di tre città settentrionali: Milano 16,8/27,9°C (+2,8/+3,5°C); Trieste 19/27,4°C (+2,2/+4,2°C); Genova 20,3/27,6°C (+2,4/+3,2°C). Ed ecco invece i dati di tre città meridionali: Bari 16,7/25°C (+0,4/-0,9°C); Palermo 21,3/26,1°C (-0,2/-0,5°C); Cagliari 18,1/28,8°C (+1/+1,4°C). Si può notare come, con l’eccezione di Cagliari, abbia fatto più caldo al Nord che al Sud! A Trieste e Genova è stato battuto anche il record di caldo mensile rispettivamente con 32,4°C e 33,8°C, sebbene a Genova nel 1949 si toccarono 36°C ma non nell’allora inesistente stazione aeroportuale. Ma settembre è stato davvero eccezionale soprattutto in Spagna e per alcuni periodi in Francia, Germania e in genere nell’Europa centro-occidentale. In Spagna è stato addirittura battuto il record europeo di caldo mensile con 46,4°C in un paese andaluso.
Ecco invece le medie termiche registrate nell’ultima settimana: Milano 8,7/17,5°C; Trieste 9,1/15,7°C; Genova 12,7/19,1°C; Bari 12,2/20,3°C; Palermo 18,4/24°C; Cagliari 13,5/24,3°C. Sebbene anche al Sud non abbia fatto eccessivamente caldo (anzi a Bari ha fatto piuttosto fresco!), si può notare come le temperature rispetto al Nord (specie rispetto a Milano e Trieste) siano state nettamente più alte e le differenze tra questo ultimo periodo e il mese di settembre molto più attenuate. Trieste ad esempio ha avuto un crollo di oltre 10°C, Palermo di poco più di 2°C.
Abbiamo descritto cosa è avvenuto, ora cerchiamo di capire se sia davvero anomalo e i motivi per cui si può verificare. Al centro-nord Europa la stagione di passaggio dall’estate all’inverno è piuttosto breve. Le temperature durante il breve periodo autunnale diminuiscono repentinamente. Ad esempio a Vienna il calo termico tra agosto e ottobre è di 10°C, tra agosto e novembre di 16°C. Scarti simili si hanno anche a Varsavia, Praga e in genere nell’Europa centro-orientale. Anche al Nord Italia lo scarto tra agosto e novembre è sensibile: a Milano raggiunge i 14°C, a Genova e Trieste 12°C. È più moderato invece al Sud e a Palermo non supera i 9°C.
Ma non sempre questa diminuzione avviene gradualmente, anzi è piuttosto frequente che si alternino periodi più caldi della norma, anche notevolmente più caldi, ad altri più freddi anche in modo marcato. E soprattutto quando giunge aria fredda dai quadranti nord-orientali (cioè dalla porzione di continente che si raffredda più velocemente), il calo termico può essere molto sensibile.
Esempi di mesi di ottobre molto freddi ce ne sono parecchi, il più freddo fu quello del 1974 quando Milano registrò medie mensili di 4/14,3°C, circa 4°C sotto la norma.
Ma cosa accadrà nel prosieguo del mese? Il freddo tenderà ad attenuarsi al Centro-Nord, ma arriveranno le piogge, che localmente potranno essere molto copiose. All’estremo Sud i venti meridionali spingeranno i termometri nuovamente a livelli quasi estivi e in Sicilia si potranno rivedere i 30°C. L’aumento termico sarà solo temporaneo, perché la prossima settimana è prevista una nuova irruzione di correnti settentrionali.
L’andamento di ottobre non influirà sull’inverno. Siccome in passato è successo a volte che ad autunni freddi sono seguiti inverni miti, tra gli amanti della stagione invernale c’è preoccupazione che questo freddo anticipato possa fare da preludio ad un altro inverno mancato. Ma non vi è alcuna correlazione, a livello scientifico, tra autunni freddi e inverni caldi. Le uniche previsioni stagionali di una qualche affidabilità (ancora piuttosto scarsa ad onor del vero) sono quelle sfornate dai centri meteo di ricerca. Potrete seguire i loro aggiornamenti su Meteogiornale.