E’ ancora dall’America che giungono le mappe relative all’analisi, da parte dei particolari sensori montati sul satellite Meteosat 7, della vorticità al livello di geopotenziale di 850 hPa.
Tale vorticità risulta essere un fattore molto importante per la presenza di maltempo, in quanto i moti vorticosi ascendenti , a quella quota, provocano condensazione delle masse d’aria, nuvolosità e precipitazioni.
Durante il giorno, con la radiazione solare intensa che riscalda i bassi strati atmosferici, la vorticità in quota ne favorisce l’ascesa e la condensazione, provocando la formazione di temporali.
L’immagine della vorticità ad 850 hPa di stamani alle ore 03 UTC (ore 05 italiane), mostra dei valori elevati, evidenziati dai colori rosso – arancioni, presenti sul Portogallo, coste del Marocco, Mare di Alboran, fino alle Baleari.
Si tratta delle zone attualmente interessate dalla massima intensità del maltempo; notiamo, infatti, la presenza di una vasta depressione in quota sulla Penisola Iberica, originata dalla discesa fredda che, dal Nord Europa, è giunta fino qui passando attraverso la Francia.
Questo afflusso di aria artica ha provocato un’intensa ondata di freddo sulla Spagna: nei giorni scorsi è anche nevicato a Madrid, e ieri si misuravano fino a -5°C ad 850 hPa sulla parte settentrionale, tra i Pirenei ed i Paesi Baschi.
L’aria fredda è poi scesa ulteriormente verso sud, generando una “risposta” africana, con perturbazione afro – mediterranea che sta muovendo i suoi passi verso ovest a partire dal Mare di Alboran.
Sempre ad 850 hPa, notiamo dai radiosondaggi di stamani che a Cagliari è già presente il vento di scirocco, che soffia a 48 kmh di velocità a 1456 metri di quota.
Questo è il primo segnale di uno spostamento verso levante della massa di aria vorticosa visibile dall’elaborazione dell’immagine satellitare.
L’analisi della situazione sinottica attuale, infatti, fa prevedere un inevitabile spostamento in direzione nord est di tale vorticità in quota, seguendo un’evoluzione verso levante della depressione africana in approfondimento sul bacino occidentale del Mediterraneo.
Non c’è niente di strano, in una simile evoluzione: tra Marzo ed Aprile, infatti, si ha il momento dell’anno nel quale è più probabile lo sviluppo di depressioni africane in seguito al forte contrasto tra l’aria oramai molto calda presente sul Nord Africa, e l’aria ancora molto fredda che può giungere dal Nord Atlantico o dal Nord Europa.
Sull’Italia, per ora, la vorticità è anticiclonica ed il tempo è bello, ma sui versanti occidentali tale situazione non sembra destinata a durare a lungo.