Non c’è da stupirsi, sia chiaro, dopotutto le gelate tardive sono un fenomeno ben noto soprattutto nel mondo agricolo. Veniamo tra l’altro da un discreto afflusso d’aria fredda e la scarsità di nubi in cielo durante la notte non fa altro che facilitare la dispersione del calore diurno accumulato nel suolo. L’aria calda, leggera, sale in quota mentre quella fredda – più pesante – si deposita nei bassi strati. Ed è questo il meccanismo che porta al notevole calo delle temperature, dandoci quello che in gergo definiamo “freddo da inversione”.
Citiamo subito appresso le minime più significative: Frosinone, Perugia 0°C; Cervia, Firenze-Peretola, Trevico 1°C
Alghero, Falconara, Grosseto, Latina, Piacenza, Verona-Villafranca 2°C; Bologna-Borgo Panigale, Cuneo-Levaldigi, Parma, Pescara, Pisa-S Giusto 3°C; Amendola, Aosta, Cagliari-Elmas, Catania-Fontanarossa, Decimomannu, Grazzanise, Rimini, Roma Fiumicino, Roma-Ciampino, Viterbo 4°C; Catania-Sigonella, Gioia Del Colle, Olbia-Costa Smeralda, Pratica Di Mare 5°C.
Ma anche nelle località per così dire più “miti” non è che la colonnina di mercurio sia salita così tanto: Capri, Gela, Pantelleria, Trapani-Birgi 10°C; Capo Carbonara, Messina, Palermo-Punta Raisi, Reggio Calabria 11°C; Lampedusa 13°C.