Il ritorno del sole sopra l’orizzonte, che a Vostok avviene nella seconda metà di agosto, non significa la fine dell’inverno antartico. La convenzione, per uniformità del dato climatico, considera la stagione dal 1º giugno al 31 agosto: ciò per rendere omogenei i confronti in tutto l’emisfero australe. Ma se si guarda all’aspetto termico, nella terza e quarta fascia climatica di Dalrymple, le più fredde in assoluto, l’inverno si protrae fino a ottobre.
Secondo il Catalogue of Russian Federation Antarctic Meteorology Data, a Vostok il sole torna sopra l’orizzonte il 21 agosto; Dalrymple invece, considerando il centro del disco solare rispetto all’orizzonte, lo computa dal 18 agosto (Dalrymple, p. 198). La radiazione solare incidente è così scarsa che, a livello complessivo, può essere considerata trascurabile: infatti, la temperatura media mensile di settembre, a Vostok mostra un incremento di soli 1,8 °C rispetto ad agosto. Dal punto di vista della micrometeorologia però, le cose cambiano. Infatti, proprio in date successive al ritorno del sole sopra l’orizzonte, la base russa ha fatto registrare alcune delle sue temperature estreme, nei primi due casi record mondiali del freddo prima del -89,2 °C del 21 luglio 1983:
25 agosto 1958 -87,4 °C
24 agosto 1960 -88,3 °C
8 settembre 1998 -85,1 °C
Il motivo di tale comportamento è stato indagato a Plateau Station nel 1966. Partendo dal fatto che, d’inverno, le temperature più basse sono quelle a contatto con la superficie nevosa, il sole riscalda gli strati più prossimi al suolo provocando una lieve turbolenza che, miscelando l’aria più fredda, provoca una discesa verso i minimi stagionali (Sponholz, p. 164). Ciò si realizza solo a determinate condizioni, ovvero assenza di avvezioni termiche e calma di vento. Quell’anno infatti, prima del ritorno del sole sopra l’orizzonte (22 agosto), a Plateau Station era stata misurata una temperatura minima di -82,8 °C; nei giorni successivi invece, si registrarono i seguenti valori (Sponholz, p. 165):
22 agosto -78,3 °C
23 agosto -82,2 °C
24 agosto -85,1 °C
25 agosto -84,4 °C
26 agosto -76,7 °C
27 agosto -84,4 °C
Il -85,1 °C rimase il record del freddo dell’U.S. Weather Bureau fino al 5 giugno 1968 quando, sempre a Plateau Station, si scese a -86,1 °C.
Tale andamento sembra peculiare della quarta fascia climatica di Dalrymple, cui appartengono Vostok e Plateau Station; nella terza fascia invece, si danno casi di estremi annui successivi al ritorno del sole sopra l’orizzonte, ma non da record. Ad Amundsen-Scott, dove il sole spunta il 20 settembre, nel 1986 l’inverno raggiunse un primo minimo, a -77,0 °C, il 28 giugno, per poi far segnare la seguente serie:
22 settembre -76,8 °C
23 settembre -78,2 °C
24 settembre -77,8 °C
25 settembre -79,2 °C
26 settembre -78,3 °C
Una risposta a tali differenze fra terza e quarta fascia di Dalrymple, se esiste, dovrebbe forse essere ricercata nei meccanismi dell’atmosfera a scala emisferica, indagando le caratteristiche meteorologiche e termiche di agosto e settembre, sia superficiali che troposferiche.
Bibliografia e approfondimenti:
P.C. DALRYMPLE, A Physical climatology of the Antarctic Plateau, in M.J. RUBIN (a cura di), Studies in Antarctic Meteorology (Antarctic Research Series), Washington, 1966, vol. 9, pp. 195-231.
M.P. SPONHOLZ, Among the Magi: research tracks in the desert snow, 1995, on-line in «New South Polar Times».
Su Plateau Station
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=10269
Sull’inverno antartico
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=10338