La primavera scorre rapida verso la naturale conclusione e l’estate, il cui esordio ufficiale avverrà il 1 giugno, è smaniosa di impossessarsi dello scranno. Potremmo dirvi che la tavola è già stata imbandita con due succulenti antipasti, ma definirli tali probabilmente è riduttivo. In realtà la prima fu una pietanza ben più corposa al punto tale da far impallidire i banchetti dei mesi più caldi. La seconda, l’attuale, si rivelerà altrettanto calorica e porterà temperature ben superiori alle medie stagionali.
Temperature che si orienteranno ben oltre i 30°C in varie zone d’Italia. La Sardegna, specie la fascia orientale, dovrebbe “regalarci” i valori più alti con picchi di 35-36°C. Un caldo a tratti afoso, soprattutto sulle coste, mentre nelle interne sarà più secco e sopportabile. Va detto che i termometri potranno raggiungere 32-33°C anche in Piemonte, dove il foehn in arrivo dalle Alpi giocherà un ruolo determinante.
Le correnti favoniche incideranno anche in altre parti d’Italia. La ventilazione occidentale, in progressivo rinforzo, impatterà non poco nelle aree sottovento rispetto ai rilievi appenninici – e non – disposti trasversalmente alla circolazione dominante. E’ per questo che i rialzi termici maggiori coinvolgeranno le coste adriatiche, il Nordovest e l’est Sardegna.
Ma veniamo alle nubi. Oltre alle velature, tipiche delle avvezioni calde, osserviamo nuvole basse tra Liguria e medio-alto versante tirrenico. In qualche caso sono riapparse le nebbie, anche in Val Padana. Ma gli annuvolamenti più importanti arriveranno nel pomeriggio e investiranno le Alpi. Prima causeranno temporali sul Triveneto, poi provocheranno un peggioramento su ovest Alpi in graduale espansione su Nordovest e Liguria. In tarda serata, ancor più la notte seguente, potrebbero scatenarsi i primi violenti temporali.