Maggio, partenza a singhiozzo:
il trend meteorologico osservati per lunghi tratti di aprile accoglierà il primo weekend di maggio. La festa dei lavoratori è trascorsa tutto sommato positivamente, con ampie e prevalenti schiarite. Ma non si è trattato di un miglioramento imputabile all’Alta Pressione, bensì all’intervallo tra una perturbazione e la successiva. E difatti un’altra incursione ciclonica ci sta investendo e si ripercuoterà per tutto il fine settimana.
Fenomeni violenti:
purtroppo stiamo assistendo ad un susseguirsi di violentissimi temporali, spesso associati ad intense grandinate o addirittura a trombe d’aria. Scenario che rischia di riproporsi nelle prossime 48-72 ore, quando affluirà aria relativamente fresca dai quadranti settentrionali. E’ bene rammentarvi che l’attuale perturbazione ha assunto una traiettoria più settentrionale a causa dell’espansione verso est dell’Anticiclone. Lo scivolamento verso sudest, direzione Ionio, non farà altro che richiamare venti di Grecale e Tramontana verso le nostre regioni.
Il clima si manterrà fresco:
i venti menzionati pocanzi faranno calare le temperature nelle aree esposte, quindi lungo l’Adriatico e al Sud. Ma sappiamo bene come l’orografia agisca sul profilo termico peninsulare. Non a caso su alcune regioni si metteranno in moto correnti favoniche che faranno aumentare le temperature. E’ il caso del Nord e del medio-alto versante tirrenico.
L’Alta delle Azzorre:
l’argomento è stato sviscerato nei precedenti approfondimenti, ponendo l’accento sulle difficoltà nella realizzazione di una rimonta convincente. Questo perché, come già anticipato in apertura, il miglioramento sarà determinato da una propaggine dell’Alta delle Azzorre, mentre il fulcro della struttura persisterà sulla Penisola Iberica.
Nuove incursione instabile sempre più probabile:
mercoledì si discusse circa la possibilità di un’altra incursione instabile entro la prima decade di maggio ed in effetti ancora oggi i più autorevoli modelli di previsione vedono un nucleo instabile da nord investire la nostra Penisola andando ad isolare una goccia fredda nel cuore del Mediterraneo. Se è vero che più indizi fanno una prova, a questo punto è assai probabile che anche la prima decade di maggio – salvo qualche giorno di bel tempo – possa risentire di un quadro votato all’instabilità persistente.
Focus: evoluzione sino al 15 maggio 2014
ci aspetta un fine settimana decisamente incerto. Il meteo sarà instabile, o addirittura perturbato, con ancora violenti acquazzoni temporaleschi, grandinate e colpi di vento. Le temperature caleranno, specie su Adriatiche e al Sud mentre come detto al Nord e Centrali Tirreniche tenderanno ad aumentare nella giornata di domenica. Domenica che vedrà, su queste regioni, subentrare un netto miglioramento.
Miglioramento che gradualmente prenderà piede su tutte le regioni, entro metà della prossima settimana. Miglioramento che si avvarrà della ben nota propaggine anticiclonica. Ma l’attenzione andrà rivolta verso nord, perché una nuova incursione d’aria fresca potrebbe interessarci verso il prossimo fine settimana andando a rinnovare condizioni di tempo instabile.
Evoluzione sino al 20 maggio 2014
da metà mese, invece, l’Alta delle Azzorre potrebbe rivelarsi più vivace e in grado di estendersi in modo convincente sin nel cuore del Mediterraneo.
In conclusione.
Primavera che, nel bene o nel male, procede così come era lecito attendersi: all’insegna della spiccata dinamicità atmosferica.