La conta dei danni:
ancora una volta, nostro malgrado, ci vediamo costretti a stilare un bilancio a dir poco disastroso. Il maltempo degli ultimi giorni, talvolta eccezionale, ha causato danni e disagi. Non solo. Purtroppo vi sono state anche delle vittime in concomitanza dell’alluvione marchigiana. Dicevamo dell’eccezionale entità, ma chi ci segue saprà che in più di una circostanza si focalizzò l’attenzione sul rischio fenomeno violenti a causa degli enormi contrasti termici in essere. La primavera è stagione transitoria per antonomasia e nella prima metà capita sovente si assistere a repentini ribaltoni termici in grado di fornire quell’energia necessaria alla genesi dei suddetti fenomeni.
Instabilità al capolinea:
veniamo da un lungo periodo caratterizzato da condizioni d’instabilità persistente, intervallate da qualche sprazzo di sole com’è giusto che sia durante la primavera. Instabilità dettata da un improvviso risveglio atlantico e dal successivo isolamento di un Vortice Freddo sull’Europa nordorientale. Negli ultimi giorni, invece, abbiamo assistito ad una graduale espansione dell’Alta delle Azzorre verso l’Europa occidentale, coi primi timidi tentativi verso il cuore del Mediterraneo. Tentativi che proseguono e che proprio in queste ultime ore stanno iniziando a produrre gli effetti sperati.
Periodo di bel tempo:
lo ribadiamo, si tratta di una propaggine e non dell’intera struttura, che col suo fulcro resterà sbilanciata verso la Penisola Iberica. Ciò nonostante, come già anticipato in apertura, sembrano perdere vigore le eventuali ulteriori insidie atlantiche che si vedranno costrette a transitare oltre le Alpi proprio a causa della maggiore protezione anticiclonica.
Temperature in aumento:
ovviamente avendo a che fare con l’Alta Pressione, quindi col bel tempo, è lecito attendersi un generale rialzo delle temperature. Siamo a maggio, è bene non scordarlo, pertanto ci aspettiamo valori diurni che spesso potrebbero raggiungere i 25°C e in qualche caso addirittura superarli. Sembrerebbe, il condizionale è d’obbligo, che il profilo termico sia destinato ad orientarsi verso valori superiori alla norma specie sul finire della prossima settimana.
Eventuali insidie:
al momento, stante le ultime proiezioni modellistiche, le perturbazioni atlantiche non sembrerebbero avere quell’energia necessaria a scalfire il muro anticiclonico. L’azione erosiva potrebbe però persistere tenacemente, andando ad indebolire proprio il lato settentrionale dell’Alta Pressione. In tal modo spifferi instabili crescente andrebbero a ritrovare la via del Mediterraneo incrementando la variabilità diurna e ripristinando un po’ d’attività temporalesca sui rilievi. Al momento è soltanto un ipotesi e come tale andrà valutata nel corso dei prossimi aggiornamenti.
Focus: evoluzione sino al 18 maggio 2014
ci aspetta una settimana all’insegna del bel tempo e del clima tardo primaverile. Il sole splenderà praticamente indisturbato un po’ dappertutto, tranne sulle Alpi che come detto risentiranno del passaggio di alcuni fronti perturbati. Perturbazioni che acuiranno l’instabilità diurna, destinata a manifestarsi principalmente ad est dove qualche temporale sembrerebbe in grado di propagarsi fin verso le zone pedemontane.
Al momento non dovrebbero esserci grandi cambiamenti almeno sino al termine della prima decade, quando inizieremo a percepire un lieve indebolimento dell’Alta Pressione. Ciò nonostante il meteo dovrebbe mantenersi buono, salvo un ulteriore incremento dell’instabilità diurna sui principali rilievi.
Evoluzione sino al 23 maggio 2014
A seguire potrebbe verificarsi una nuova fase d’instabilità diffusa a seguito di un allontanamento dell’Anticiclone e al concomitante ingresso di una saccatura nord Atlantica. Staremo a vedere.
In conclusione.
Primavera che, giunta in piena maturità, sembra avere tutta l’intenzione di mostrarci il suo volto migliore. Quello che gradualmente ci condurrà per mano verso l’estate imminente.