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I primi esperimenti indotti al cambiamento del clima produssero una tempesta di neve

di Andrea Meloni
26 Set 2005 - 14:18
in Senza categoria
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i primi esperimenti indotti al cambiamento del clima produssero una tempesta di neve 4148 1 1 - I primi esperimenti indotti al cambiamento del clima produssero una tempesta di neve
L’uomo rappresenta la forma di vita terrestre più intelligente, i nostri lontanissimo avi, si adattavano alle mutazioni climatiche e in talune regioni del Pianeta erano costretti a migrare verso luoghi meno ostili, quando il clima cambiò.

Evitando la solita menzione che il clima è sempre cambiato, vorrei proporre un filone di articoli dedicati alla ricerca su come cambiare il clima, modificare il tempo atmosferico, ottenere il sole, la pioggia o la neve su ordinazione.

Siamo a fine settembre, tra circa 60 giorni, gli appassionati della neve scriveranno in redazione per chiederci quando giungeranno le prime nevicate nella loro località, se sarà un inverno rigido. Purtroppo, le previsioni meteo ad oggi non hanno una risoluzione tale da poter formulare predizioni, ci atteniamo a diffondere solo la probabilità che una certa famiglia di eventi meteo si realizzi.

Taluni scienziati, nel passato, vollero controllare il clima al fine di evitare danni dagli uragani o dalla siccità, in seguito tali tentativi furono abbandonati. Cercheremo di comprendere come mai e di scoprire dove l’uomo volutamente, anche nei giorni d’oggi, modifica il clima.

Nel febbraio 1948, la rivista americana Fortune, citava il premio Nobel per la Chimica Irving Langmuir in proposito ai progressi raggiunti dalla ricerca che entro uno o due anni successivi, l’uomo avrebbe potuto disporre degli strumenti per annullare la maggior parte dei danni causati dagli uragani.

Quelli del dopo guerra sono anni di notevole entusiasmo per gli americani e inglesi, il settore della ricerca riceveva notevole interesse da parte dei politici, oltre che delle imprese.

In quegli anni, emerge anche un altro scienziato brillante, Schaefer, anche lui chimico. I due avevo condiviso varie ricerche in meteorologia, specialmente per il settore bellico. Il gruppo di ricerca si dedicò parecchio allo studio della condensazione a Schenectady.

In una torrida giornata del luglio 1946, dottor Schaefer (il teorico dei due) era solo in laboratorio e doveva creare una temperatura inferiore ai -23°C ottenuti all’epoca con un congelatore. Pensò di provare con il ghiaccio secco (anidride carbonica solida congelata), ne mise un pezzo nel congelatore.

Il vapore acqueo presente nel congelatore utilizzato per gli esperimenti sulla riproduzione in laboratorio della normale condensazione delle nubi, improvvisamente condensò in finissimi milioni di granelli di ghiaccio che divennero finissimi fiocchi di neve.
Lo scienziato aveva riprodotto in laboratorio il primo esperimento per la produzione di nuclei di condensazione.

La fantasia degli scienziati, il segreto delle ricerche, l’assenza di gruppo ecologisti, permisero in tempi brevissimi un esperimento sulle tranquille nubi del cielo americano.

Il 13 novembre 1946, Schaefer noleggiò un piccolo aereo, ad un’altezza di 4500 metri, a circa 50 km a est di Schenectady, trovò una nube stratiforme sovraraffreddata adatta per il suo esperimento, dal finestrino seminò la nube di 3 kg di granellini di ghiaccio secco.

L’esperimento diede luogo ad un improvviso tumulto di correnti della nube, la nube diede luogo ad una precipitazione nevosa che evaporò a circa 600 metri dal suolo. L’esperimento poteva dirsi perfettamente riuscito.

Dopo circa 100 esperimenti di laboratori si era ottenuto il segreto per far piovere o nevicare. In precedenza, in laboratorio, i primi esperimenti avevano portato ad utilizzare, ovviamente senza successo, polvere di zucchero, talco, sale, polvere vulcanica, grafite, carbone, polvere di sapone.

Ma gli esperimenti in natura non si fermarono, se ne realizzarono altri due con esiti simili, mentre un altro fu programmato per il mese di dicembre.

Il 19 dicembre le previsioni meteo davano tempo bello e temperatura in aumento per lo stato di New York e nel Vermont, venne prodotto un esperimento dagli esiti stupefacenti: dopo la semina di nubi, il 20 dicembre, nella regione si ebbe la peggiore nevicata dell’inverno, il traffico automobilistico si bloccò, la gente si trovò impreparata alla tormenta di neve che produsse un accumulo di neve di circa 20 centimetri.

L’esperimento poteva dirsi riuscito, ma l’esito così imprevedibile decise gli avvocati della società finanziatrice di bloccare ogni ulteriore semina di nubi, e le ricerche si riportarono in laboratorio.

Era iniziata l’Era del controllo sul clima, che portò in futuro, anche a esperimenti di maggiore imponenza, ne parleremo nei nostri articoli.

Ma cosa aveva causato una così forte bufera di neve? Come vedremo in futuro, anche esperimenti limitati con ghiaccio secco, possono indurre l’innesco a catena di eventi meteo rilevanti in presenza di instabilità atmosferica. La semina di nubi avevano prodotto le prime nevicate, probabilmente l’evaporazione di parte delle precipitazioni aveva dato innesco alla formazione a catena di nubi e quindi di precipitazioni.

I primi nuclei di condensazione avevano causato una probabile alterazione dell’equilibrio di una stabilità atmosferica apparente, all’epoca non c’erano di certo gli strumenti di rilevamento odierni.

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