Nuovo capitolo di questa discesa verso temperature sempre più siderali. La Siberia fa sul serio, riscavalca il Canada e punta ai primi -40°C.
Quest’ultima notte Curapca, in Jacuzia, ha raggiunto -37,1°C, Tompo è scesa sotto i -35°C toccando -35,8°C. Scendono sotto il precedente limite di gelo stagionale (-34,1°C nella canadese Eureka) anche Verhoyanskij Perezov con -34,6°C e Delyankir con -34,4°C. A seguire Ust-Nera -34,1°C, Iema a Ojmjakon (quest’ultima ieri) -32,8°C, Vostocnaja -32,6°C e Sebyan-Kyuel -32°C. Quasi tutta la Russia, escluse le zone più meridionali e occidentali, è innevata. Il fattore innevamento del suolo, unito al progressivo calare della radiazione solare, incide sull’espansione dell’anticiclone termico russo e sul raggiungimento di valori termici sempre più bassi.
Nella giornata di ieri 22 ottobre in Groenlandia, ai 3200 metri del plateau ghiacciato, Summit ha raggiunto -46°C, mentre a livello del mare, Kap Morris Jesup -32,3°C, nuovo limite groenlandese escludendo il plateau.
In Canada, Svartevaeg ha passato i -30°C raggiungendo -30,1°C.
Soglia dei -30°C non lontanissima nemmeno per l’Europa, Hoseda-Hard ha toccato -25°C il 21 ottobre, stanotte (23 ottobre) si è fermata a -24,1°C.
L’anno scorso il primo valore (Summit esclusa) sotto i -35°C era stato raggiunto il 28 ottobre a Delyankir, mentre i primi -40°C vennero registrati tra il 2 e il 3 novembre a Teply Kljuch, località che solo cinque giorni più tardi tagliò per prima anche il traguardo dei -50°C. Per sapere come andrà quest’anno non ci resta che attendere, presumibilmente non molto.