E’ evidente che qualcosa, nel tempo, sta cambiando. Rispetto ai giorni scorsi i cieli del primo mattino appaiono coperti da nubi più o meno dense, comunque basse e quindi da ostacolo alla visibilità. Stiamo ovviamente parlando di nebbie, foschie e annuvolamenti provenienti dal mare. Quali le cause? Beh, anzitutto l’invecchiamento dell’alta pressione facilita l’accumulo di umidità nei bassi strati e l’aria calda depositatasi al suolo tende a condensare durante le ore notturne.
Il meccanismo di sviluppo è il medesimo per le formazioni nuvolose che si osservano nelle zone vallive ed anche lungo le coste. Una mano in tal senso viene anche dagli sbuffi d’aria umida da ovest, che si stanno affacciando timidamente sui mari di ponente. Non a caso percepiremo, localmente, anche un aumento della ventilazione di Libeccio o Ponente. Qualche raffica più consistente coinvolgerà i crinali alpini e per il ben noto effetto rilievo avremo venti favonici in propagazione lungo le coste adriatiche.
Ciò vuol dire che le temperature saliranno ancora e i valori più alti li osserveremo proprio nelle città che si affacciano in quel settore. Da non escludere punte anche di 25-26°C, il ché è da considerarsi certamente un’anomalia. Possiamo tranquillamente parlare di caldo, ieri ad esempio Bolzano – proprio a causa dei venti favonici – ha raggiunto addirittura i 28°C.
Detto di temperature, nebbie e nubi basse, possiamo soltanto aggiungere che nell’arco della giornata transiterà qualche velatura che da nordovest si estenderà velocemente verso sudest. La visibilità tenderà a migliorare, ma il sollevamento delle nubi basse lascerà in dote qualche strascico nuvoloso. Possiamo concludere dicendovi che comunque sarà un’altra giornata tardo primaverile e su questo – e proprio il caso di dirlo – non ci piove.