Sino a qualche giorno fa era in atto un’aspra contesa tra l’Atlantico, arroccato ad ovest, e l’Anticiclone Russo-Siberiano. Osservando l’attuale impianto configurativo, avvalendoci del supporto satellitare, l’osservatore distratto potrebbe essere tratto in inganno: abbiamo ancora una tracotante Depressione d’Islanda e una struttura anticiclonica sull’Europa orientale. Struttura, quest’ultima, che nel fine settimana ha subito l’incalzante azione calda proveniente dal nord Africa e si è tramutata in una figura altopressoria dinamica che ha perso i connotati gelidi iniziali.
Ciò che emerge, chiaramente, è la possanza dell’Atlantico che continua ad alimentare profonde aree cicloniche tra l’Islanda e il Regno Unito. Nel Mediterraneo è rimasta intrappolata un’ampia Bassa Pressione che continua ad arrecare condizioni di maltempo un po’ ovunque. La ferita non potrà sanare, perché i numerosi impulsi instabili provenienti da ovest continueranno ad alimentare la lacuna barica presente incentivando condizioni di tempo estremamente incerto per l’intera settimana.
Fonte immagine EumetSat 2014, rielaborazione grafica a cura della Redazione del Meteo Giornale.