L’area ciclonica atlantica, giunta dalla Spagna, si trova ora in Sicilia, ove ha assunto la tipica forma di ciclogenesi mediterranea, con evoluzione a cut-off che la vedrà scivolare verso il Mar Libico. Il Satellite Meteosat, nella sua ultima immagine, mette chiaramente in evidenza il raggio d’azione della perturbazione, che si prolunga dalla Libia verso il Basso Tirreno e le due Isole Maggiori.
Le nostre regioni sono interessate dal ramo occluso della perturbazione, quello nel quale si vengono a scontrare masse d’aria diverse, quelle umide e perturbate sciroccali dalla Libia rispetto a quelle più fresche risucchiate dai vicini Balcani. Le conseguenze sono in un’accentuazione della fenomenologia, specie sulle aree di Sicilia e Calabria maggiormente esposte a questo flusso orientale (confluenza masse d’aria).
In prospettiva, è atteso un miglioramento per l’ulteriore scivolamento verso sud/est del vortice di bassa pressione. Il segnale è rappresentato dalle aperture del cielo ampie sul Mediterraneo Occidentale, legate ad un promontorio mobile anticiclonico in temporaneo avanzamento verso la nostra Penisola.