Khazri è il nome del vento settentrionale proveniente dal Mar Caspio che soffia forte e freddo in tutta la penisola Absheron e particolarmente a Baku, la capitale dell’Azerbaigian, durante tutto l’anno. Il Khazri è uno dei venti prevalenti nella zona, la sua velocità talvolta raggiunge i 40 m/s (144 km/h) nelle raffiche più intense, causando danni consistenti diretti e indiretti (blocchi e/o disagi ai trasporti e alle attività economiche, in particolare quelle legate all’estrazione del petrolio). In inverno, il Khazri porta bruschi cali termici e talvolta blizzard nevosi. Tuttavia, il khazri ha il merito di rinfrescare le giornate estive. Al vento Khazri si oppone il Gilavar, il vento caldo da sud, che è più frequente nel periodo estivo e autunnale.
Gilavar è il nome del vento del sud caldo che soffia attraverso l’Azerbaigian orientale e soprattutto a Baku e Shamakhi durante tutto l’anno. Il Gilavar è uno dei due venti principali che domina Baku, insieme con il Khazri, il vento freddo del nord. Baku è davvero una città tanto asciutta (le precipitazioni non raggiungono i 200 mm/anno) quanto ventosa: il Khazri (freddo vento del nord) si alterna con il Gilavar (vento caldo da sud), ma in estate è frequente anche la brezza, che spira dal mar Caspio verso le coste mitigando il clima della penisola di Absheron rispetto alle aree interne.
All’estremità orientale dell’Azerbaigian, aperta come è sia a sud che e a nord, la penisola di Absheron è la zona più ventosa del paese, insidiata in questo primato solo da alcuni crinali montuosi elevati. In assoluto il regime prevalente è quello settentrionale, quindi il khazri è più frequente del Gilavar, che comunque può essere anch’esso molto forte. In alcuni settori della penisola, dove l’orografia favorisce l’incanalarsi del vento, vi sono oltre 100 giorni/anno in cui si superano i 15 m/s.
Nella parte centrale e occidentale dell’Azerbaigian, prevalgono invece venti dai quadranti occidentali e orientali, che riflettono l’orientamento delle catene montuose caucasiche. Il vento da ovest diventa sempre più comune man mano che ci si sposta verso il confine georgiano, soprattutto in inverno. Alcune zone sperimentano anche venti catabatici discendenti dalle montagne, che assumono carattere di foehn.