L’uragano Alex, la variabile impazzita che rende complessi i calcoli modellistici e l’analisi modellistica nel medio e lungo termine, ha raggiunto ieri il primo grado della scala Saffir Simpson, divenendo ufficialmente il primo uragano nell’Oceano Atlantico dell’anno 2016. Alex rende quasi impossibile stilare una previsione oltre le 72 ore, dato che la sua posizione condizionerà pesantemente l’andamento meteorologico sull’Italia e su gran parte dell’Europa per un periodo molto lungo.
Secondo i tracciati forniti da Wunderground/NASA in merito al ciclo vitale di Alex, l’uragano potrebbe scartare verso NW già dalla giornata di domani, congiungendosi al lobo canadese del vortice polare. Se ciò dovesse accadere, l’anticiclone ad Est si manterrebbe ben più solido, permettendo la discesa di aria fredda sul Mediterraneo, i cui effetti potranno essere valutati tra non meno di 48 ore, il tempo che l’anomalia diventi meno significativa per l’Europa.