SOLE PER POCO, ARRIVANO PIOGGE TORRENZIALI – Cieli generalmente azzurri questa mattina sulla Sardegna, ma dal Nord Africa si va palesando rapidamente quell’assalto perturbato che, in men che non si dica, scatenerà Giove Pluvio. Il fronte perturbato sarà sospinto da un vivace flusso di correnti da sud-ovest in quota, mentre nei bassi strati andrà a formarsi un profondo minimo barico, che esalterà il maltempo. Le ultime stime indicano possibilità di nubifragi nel corso di questa notte dapprima sul Sulcis Iglesiente e Basso Campidano, poi saranno i versanti orientali dell’Isola ad essere più colpiti dalle piogge torrenziali, per l’impatto dei forti venti da E/SE. Fortunatamente non si prevede l’accanimento troppo prolungato di piogge estreme, anche se non sono da escludere ingenti allagamenti sulle zone più esposte.
ROBUSTA BASSA PRESSIONE – La Bassa Pressione che si formerà venerdì sulla Sardegna potrebbe avere valori di pressione atmosferica al suolo molto bassi, anche sotto i 990 hPa, ma alcune proiezioni indicano un picco di 985 hPa. Un valore eccezionale che in media osserviamo una volta ogni paio d’anni. Il sistema ciclonico dovrebbe evolvere verso est, pur con una certa lentezza, pertanto appare scongiurato il rischio di un’eccessiva persistenza di fenomeni estremi localizzati in medesime aree. La forte avvezione sub-tropicale che andrà ad alimentare la figura perturbata potrebbe avvicinare il sistema perturbato alle caratteristiche di un vero e proprio TLC (ciclone mediterraneo di tipo tropicale): se il mare fosse stato più caldo, probabilmente la degenerazione a tempesta tropicale risulterebbe assai più agevole.
RAFFICHE DI VENTO TEMPESTOSE – Ci attendiamo venti burrascosi attorno al perno di bassa pressione, anche di 100/120 km/h in mare aperto tra il Canale di Sardegna ed il Tirreno occidentale. I venti più intensi si potrebbero scatenare durante i temporali più forti e consistenti: in queste situazioni si generano forti contrasti con colpi di vento tremendi (noti con il termine tecnico di downburst, nient’altro che forti correnti convettive generate dalla nube temporalesca). Oltre al vento causato dalla semplice differenza di pressione, comunque notevolissima, c’è da sommare quello generato dal veloce approfondimento del vortice (vento isallobarico), che esalta ulteriormente la forza del vento stesso.