Volgendo lo sguardo verso il cielo, stamane, in tanti avranno potuto apprezzare un bel cielo azzurro quale promessa di bel tempo. Invece no, per il momento è una promessa che non potrà essere mantenuta perché se guardiamo un attimo quel che sta accadendo in Europa e nel Mediterraneo ci accorgiamo che non c’è nulla di cui gioire.
Piuttosto che iniziare da ovest, laddove la configurazione è palese, vorremmo invitarvi ad osservare quel che c’è ad est. L’ampia area priva di nubi sta ad indicare una struttura anticiclonica possente, rafforzatasi negli scorsi giorni a causa dell’aria calda e stabilizzante risalita dal Nord Africa. Non è più l’Alta Russa, che nelle scorse settimane provava a mettere il naso nel cuore d’Europa, bensì un Anticiclone dinamico che ha fatto innalzare le temperature laddove prima c’era il gelo.
Abbiamo citato questa figura perché impedisce che le perturbazioni atlantiche possano proseguire “naturalmente” verso est. Una situazione di stallo che penalizza oltremodo il nostro Paese, chiaramente uno dei bersagli prediletti dei vari fronti scagliati ad est da quell’immensa struttura ciclonica collocata tra l’Islanda e l’Atlantico orientale. La Depressione risucchia un po’ d’aria fredda Polare-Marittima, che gettandosi prima sulla Francia, poi sulla Penisola Iberica e infine nel Mediterraneo occidentale genera quei temporali che si scorgono appena ad ovest della Sardegna. Avrete capito che da ovest incombe un nuovo peggioramento.