Ora che non c’è più il poderoso anticiclone che aveva caratterizzato lo scenario meteorologico dei mesi scorsi, il flusso perturbato atlantico riesce finalmente a penetrare fino al cuore del Mediterraneo centrale, interessando senza grossi problemi l’intera penisola. All’interno di queste miti ma molto umide correnti oceaniche si inseriscono una serie di fronti perturbati, anche piuttosto intensi, che ad intervalli quasi regolari entrano sul nostro territorio nazionale, apportando piogge diffuse, rovesci e persino locali temporali.
In modo particolare lungo le coste tirreniche, fra Toscana, Lazio, Campania e Calabria, particolarmente aperte al flusso delle umidissime correnti oceaniche. Questo tipo di tempo, più autunnale che invernale, continuerà a tenerci compagnia ancora per diversi giorni, fino al prossimo weekend, con l’ingresso di altri fronti perturbati atlantici che apporteranno nuove precipitazioni, che risulteranno più intense proprio sulle regioni tirreniche, dove saranno possibili anche dei rovesci e locali temporali.
Pur essendo a tratti anche intense queste perturbazioni risulteranno molto veloci, causa il passaggio in alta quota, attorno i 9000 metri, del ramo principale della “corrente a getto polare”, che dalle coste del Labrador sorvolerà tutto il nord Atlantico entrando fin sul Mediterraneo centrale e sopra i cieli dell’Italia, con velocità massime di oltre 200 nodi.
Il passaggio di questo vero e proprio fiume di aria in alta quota, oltre a velocizzare il moto delle perturbazioni atlantiche, in ingresso sull’Europa e sul Mediterraneo, contribuirà ad instabilizzare la colonna d’aria, iniettando aria decisamente più secca dalle quote più alte dell’atmosfera sopra il flusso di aria molto umida, che scorre a quote inferiori. Questi contrasti fra l’aria molto secca, associata al passaggio della “corrente a getto”, e quella umida collegata alla ventilazione occidentale in ingresso sulle nostre regioni, favoriranno lo sviluppo di intensi moti ascensionali, con il conseguente sviluppo di imponenti nubi cumuliformi che causeranno rovesci e temporali, accompagnati da qualche grandinata e da forti colpi di vento.
Non bisognerà stupirsi più di tanto se nella mattinata di domani, con l’approssimarsi del nuovo fronte atlantico, intensi temporali colpiranno le coste del basso Lazio, la Campania e l’alta Calabria tirrenica, con fenomeni localmente anche di forte intensità, seppur di breve durata.
Nella giornata di venerdì il rischio di temporali si farà nuovamente marcato sulle coste di Campania, Calabria tirrenica e Sicilia occidentale, per il passaggio dell’ennesimo fronte perturbato oceanico da ovest, accompagnato in quota proprio dal passaggio del ramo principale della “corrente a getto”. Questo enfatizzerà ulteriormente l’instabilità, specialmente fra Campania, Calabria e Sicilia, dove si verificheranno fenomeni piuttosto intensi, con rischio di grandinate e forti raffiche di vento. In compenso il flusso occidentale atlantico continuerà a mantenere il campo termico su valori piuttosto miti, ben al di sopra delle tradizionali medie del periodo.