Per un osservatore distratto, o comunque con poca dimestichezza in materia, l’ampia area ciclonica collocata a ridosso dell’Islanda potrebbe apparire come una normalissima depressione atlantica. La sua genesi è direttamente riconducibile al Vortice Polare, che a seguito del ben noto rinvigorimento alle alte quote è così ricco di energia che non appena tocca le acque oceaniche sforna dei veri e propri cicloni.
La struttura indicata andrà tenuta sott’occhio perché nelle prossime 48 ore riceverà un ulteriore apporto ciclonico proveniente da ovest, dal Canada. Si creerà una Bassa Pressione talmente profonda da poter essere paragonata ad un Uragano. Secondo alcune proiezioni, si potrebbero raggiungere i 930 hPa di pressione a ridosso dell’Irlanda. Non osiamo immaginare quel che potrebbe succedere nel Regno Unito e sull’Europa settentrionale, dove l’allerta è massima. La sua influenza giungerà sin sul Mediterraneo, dove una moderata ondulazione del Jet Stream andrà a sviluppare un Vortice Perturbato Ligure.
Attualmente è interessante evidenziare gli inusuali temporali proprio tra l’Irlanda e la Scozia, laddove affluisce aria fredda di matrice Polare-Marittima (riconoscibile dalla tipica nuvolosità a ciottoli). Evidentemente le acque superficiali sono ancora relativamente miti, causa l’egemonia anticiclonica che ha dominato anche a quelle latitudini nel corso delle prime due settimane di dicembre.
Fonte immagine EumetSat, rielaborazione grafica a cura della Redazione del Meteo Giornale.