Dopo aver valutato la situazione in real-time e aver analizzato il rischio temporali, diamo uno sguardo all’ultimo scatto satellitare. La configurazione barica, da giorni apparentemente bloccata, sta per proporci un nuovo importante cambiamento. Ciò che vorremmo farvi notare è la modifica nel posizionamento delle Depressioni nord atlantiche: non più ad ovest della Gran Bretagna, bensì ad ovest della Scandinavia. E’ importante evidenziarlo perché viene a mancare quella pericolosa componente ciclonica in grado di sprofondare in pieno Atlantico e dar luogo alle sfuriate dell’Alta Africana.
Il Vortice sta pilotando un fronte nuvoloso verso sud, direzione Alpi. In effetti osserviamo cospicui annuvolamenti sui rilievi del Nord Italia, laddove si segnalano già le prime piogge. Trovando l’ostacolo alpino, i primi sbuffi d’aria instabile si getteranno sul Mar Ligure e penetreranno in Val Padana. Pochi refoli riusciranno ad insinuarsi anche da nord, discendendo dai pendii alpini e dando luogo ad una linea di convergenza sulla Val Padana occidentale: si creeranno in tal modo le condizioni ideale per lo sviluppo di grosse celle temporalesche pomeridiane.
Il contributo ciclonico si accrescerà ulteriormente nelle prossime 24 ore, tramite il distacco di un Vortice secondario in successiva evoluzione in “goccia fredda”. Quest’ultima farà il suo ingresso nel nostro Paese e causerà un vigoroso peggioramento meteo i cui effetti si renderanno manifesti nella seconda metà di settimana.