PREMONO LE CORRENTI ARTICHE L’anticiclone euro-atlantico sta gradualmente arretrando verso posizioni sempre più occidentali, per la crescita dell’influenza di un vortice freddo depressionario posizionato tra la Russia Settentrionale e l’area baltica. Non solo, l’espansione in direzione del Mare di Norvegia di un lembo dello stesso anticiclone va a favorire ulteriormente la massiccia discesa di correnti d’aria fredda artica sul cuore della Penisola Scandinava, con prime nevicate fino a basse quote non solo sulle aree lapponi, ma anche sui settori centrali di Norvegia, Svezia e Finlandia. La precoce avvezione fredda, che già lambisce la Polonia e la Bielorussia, tenderà lentamente a conquistare le medie latitudini continentali.
Nel frattempo, il perno del vortice mediterraneo, ormai attenuato, si è trasferito al Sud Italia. Nonostante l’avvicinamento del minimo barico alle nostre regioni, lo scenario meteo odierno presenta dei connotati ben meno perturbati e temporaleschi. Come mai? Fino alla giornata di ieri il cuore principale della circolazione depressionaria agiva tra le Baleari e l’Algeria, con un minimo che peraltro si era temporaneamente approfondito fino a valori prossimi ai 990 hPa. Il posizionamento ad ovest del perno ciclonico lasciava le nostre regioni in balia del richiamo umido e fortemente instabile, coadiuvato da correnti dai quadranti meridionali.
Al momento, invece, il settore caldo della configurazione ciclonica si è spostato tra la Grecia e parte dei Balcani, ove pertanto si è avuta una generale intensificazione dei fenomeni a sfondo temporalesco, sebbene non della stessa intensità riscontrata su alcune aree delle regioni meridionali italiane.