Per un osservatore distratto, o senza esperienza, l’immagine satellitare di oggi ha poco o nulla di diverso da quella di ieri. Ma dovessimo analizzarla nei minimi dettagli, o magari dilettarci nel “trova le differenze”, noteremmo alcuni cambiamenti. Tra l’altro trattasi di cambiamenti importanti, perché come avremo modo di vedere in svariati approfondimenti il tutto si ripercuoterà sul meteo dei prossimi giorni.
Detto che in Italia continua ad affluire aria fresca oceanica, foriera dei nuovi spunti temporaleschi, dovremo monitorare l’ampio vortice ciclonico britannico. Sapete perché? Perché a partire da domani inizierà a ruotare il proprio asse e andrà a orientarsi sulla Penisola Iberica. Qui, dove ora c’è l’Anticiclone, subentrerà un peggioramento e il calo pressorio in quella parte del Continente si traduce solitamente in rimonte anticicloniche africane.
Detto fatto: le prossime 48-72 ore ci esporranno alla prima, seria ondata di calore dell’estate. Ma non sarà per tutti, perché al Nord continuerà ad affluire aria assai instabile e con gli ultimi aggiornamenti modellistici appare assai probabile un parziale coinvolgimento del Centro Italia e della Sardegna. Poi, a seguire, la depressione iberica traslerà su di noi provocando un più severo diffuso peggioramento.