Si inizia a placare la collera dei resti dell’uragano Katia, il cui nocciolo ciclonico centrale si è trasferito, nella giornata odierna sulla Penisola Scandinava con un minimo barico attorno ai 977 hPa. Le condizioni di maltempo hanno quindi preso di mira le nazioni del Nord Europa, comprese le zone baltiche, ma la tempesta prosegue, seppure con intensità decisamente diminuita anche sulle Isole Britanniche, dove il vento ha causato molti danni e purtroppo anche una vittima, travolta dalla caduta di un albero.
L’incidente è avvenuto nella zona nord-orientale della contea di Durham, in Inghilterra, dove l’uomo è stato sorpreso all’interno della propria auto dalla caduta dell’albero. Danni innumerevoli nelle vicinanze, con un enorme tettoia crollata su una dozzina di auto, per fortuna senza conseguenze. Le zone più colpite, oltre al nord dell’Inghilterra, sono state quelle del Galles, dell’Irlanda del Nord e settori centro-meridionali della Scozia: si sono avute conseguenze anche per quel che riguarda le manifestazioni sportive, con l’annullamento di una tappe del giro di Gran Bretagna.
Le raffiche di vento peggiori si sono avute sul nord del Galles, a Capel Curig, con ben 132 km/h. In Scozia, all’aeoporto di Glasgow si sono raggiunte punte di 116 km/h, mentre ad Edimburgo sono stati registrati fino a 122 km/h. Se ci riferiamo alle aree montuose, sono stati sfiorati quasi i 160 km/h nelle Highlights, a Cairngorm Mtns, mentre ad Aonach Mor il vento si è fermato a 141 km/h. Nel complesso, si tratterebbe della potenza di vento fra le più violente dell’ultimo quindicennio. Problemi enormi anche dal punto del vista del trasporto marittimo e su ferrovia, mentre una serie ripetuta di black out elettrici hanno tenuto al buio a più riprese molte città, sia sul nord-est dell’Inghilterra che sull’Irlanda.
A livello di precipitazioni, le zone più colpite sono state quelle delle Scozia occidentale, dove si sono avuti ingenti allagamenti alluvionali in tutta Tayside e in Callander. Nelle prossime ore il perno del vortice si porterà sul mar Baltico, dove potrebbe temporaneamente approfondirsi fino a 975 hPa. Si tratterà solo di un ultimo colpo di coda, prima che poi la spirale ciclonica vada ad evolvere verso il sud della Finlandia prima di arrivare in Russia.