Risolta la vecchia falla instabile, ormai slittata definitivamente verso il Mediterraneo Orientale, una nuova bolla ciclonica si va organizzando tra l’Iberia, il Marocco e l’Algeria. In questo modo l’Italia non può affatto dormire sonni tranquilli: le propaggini nuvolose più avanzate sono ancora distanti, ma non faticheranno più di tanto a sconfinare presto sulle Isole Maggiori. Gli effetti maggiori del mulinello instabile si sono manifestati sul Portogallo: i temporali sono stati localmente accompagnati da violentissime raffiche di vento che hanno superato anche i 100 km/h, con danni alla vegetazione primaverile.
Le manovre d’avvicinamento verso est del vortice ciclonico proseguiranno a piccoli passi: la lacuna depressionaria iberica tenderà ad aggravarsi fra mercoledì e giovedì, a causa di nuovi rifornimenti d’aria fresca ed instabile di natura atlantica. La spinta verso est si farà più marcata, con la genesi di un probabile minimo barico a sud delle Baleari: in questa fase le nubi riusciranno a sconfinare verso le Isole Maggiori, senza più subire l’azione dissolutrice operata dall’anticiclone. Oltretutto, l’elevato gradiente barico con l’anticiclone tra Balcani ed Adriatico intensificherà le correnti sciroccali soprattutto a ridosso della Sardegna.