Già dalla descrizione del suo clima, abbiamo capito che il Sudafrica presenta una varietà di paesaggi notevoli, trovando sia il deserto sia lande coltivate a vite (famosa la “strada del vino” di Stellenbosch, sito www.wineroute.co.za) e olivo e occupate dalla macchia mediterranea, ma anche le steppe dell’altopiano dove sorgono le grandi città di Pretoria e Johannesburg, la città delle miniere d’oro, della Borsa, ma anche delle township come Soweto.
Meta irrinunciabile sono i grandi parchi nazionali, di cui il Kruger è il più famoso, con il loro eccezionale patrimonio soprattutto faunistico, con i “big five” (leone, leopardo, rinoceronte, bufalo ed elefante). Il sito dei parchi sudafricani è www.parks-sa.co.za, quello del Kruger è www.krugerpark.co.za.
Non mancano le spiagge (ma la costa atlantica ha acque piuttosto fredde per la più volte citata corrente del Benguela) e neppure le montagne, e di conseguenza la neve. Sulle pendici del Ben Macdhui, 3001 metri, nel Capo Orientale, presso il confine con il Lesotho, sorge per esempio la località di sport invernali di Tiffindell (sito www.skisouthafrica.co.za).
Un utile portale su Internet, sito ufficiale dell’Ente del turismo del Sudafrica, è www.southafrica.net, interessante anche www.southafrica-travel.net, per Città del Capo e dintorni www.cape-town.net. Il sito del servizio meteorologico è www.weathersa.co.za.
In Sudafrica, la “rainbow nation”, le lingue ufficiali sono 11. L’afrikaans, la lingua di origine europea più diffusa (parlata dal 13% della popolazione, segue l’inglese con l’8,2%), deriva dall’olandese ed è la lingua dei coloni boeri. Le popolazioni di colore parlano i loro idiomi, i più diffusi dei quali sono lo zulu (23,8%) e lo xhosa (17,6%).
https://www.fifa.com/worldcup è il sito ufficiale dei Campionati del Mondo di Calcio che il Sudafrica ospiterà a partire dal prossimo 11 giugno. Sarà una vetrina importante per questo paese, ancora alle prese con molti problemi. L’attuale politica interna è volta soprattutto alla lotta all’AIDS e alla criminalità, che ha raggiunto, specie nelle grandi città, livelli insostenibili e rappresenta una delle maggiori preoccupazioni dell’organizzazione del grande evento sportivo. Altro punto delicato che il governo si trova costantemente ad affrontare è quello della tutela delle diverse etnie, tutte molto gelose della propria autonomia.
Sebbene vari analisti siano d’accordo nel predire un futuro relativamente roseo per il paese, sono ancora molti i problemi che il Sudafrica si trova a affrontare, e molti di questi (soprattutto la violenza, il divario sociale ricchi-poveri e l’AIDS) rischiano di destabilizzarlo fatalmente.
Il riequilibrio tra lo standard di vita della minoranza bianca e quello della maggioranza nera è ancora un’utopia, con metà della ricchezza concentrata nelle mani del 10% della popolazione. Le leggi di “discriminazione positiva” per garantire delle quote ai neri non hanno prodotto i risultati sperati (il differenziale tra i più ricchi e i più poveri continua ad aumentare), così come la riforma agraria che continua a essere la questione più dibattuta. Il periodo di assestamento successivo alla fine del potere bianco dura ancora oggi, e i risultati si fanno sentire: in 12 anni il paese ha perso 29 posizioni nell’indice di sviluppo umano, il 40% della popolazione vive ancora sotto la soglia di povertà, il lavoro nero e la criminalità fioriscono soprattutto nelle townships di periferia.
Anche i romanzi del famoso scrittore Wilbur Smith, nato in Zambia ma cresciuto in Sudafrica, aiutano a capire la complessità delle relazioni sociali tra i vari popoli e l’evoluzione della società sudafricana, anche negli anni bui dell’apartheid.
Il Clima del Sudafrica 4° parte:
https://www.meteogiornale.it/notizia/18062-1-il-clima-del-sudafrica-le-citta-dei-mondiali-di-calcio