Irruzione sì, irruzione no. Vortice Polare ad est, Vortice Polare ad ovest. Ultimamente vi abbiamo inondato d’informazioni modellistiche talvolta ridondanti, ma data l’umoralità estrema di alcuni Centri di Calcolo c’era da aspettarselo. La coltre di nebbia si è diradata nel corso delle ultime 48 ore ed ora possiamo asserire – con certezza pressoché assoluta – che un pezzo del Vortice Polare collasserà sull’Europa orientale.
Ciò detto, forse si trascura il fatto che a dispetto della traiettoria orientale della colata, una parte della massa Artica affluirà sul nostro Paese innescando un nuovo tracollo termico. L’aumento delle prossime 48 ore, percepibile maggiormente durante il giorno, verrà presto ribaltato. Osservate l’immagine allegata. Trattasi di mappa GFS-Special focus Italia, ovvero quel modello in grado di stabilire il gradiente termico tra due step temporali di riferimento (nello specifico la mezzanotte di oggi e la stessa ora di domenica 8 dicembre).
La colorazione blu, le cui tonalità – supportate ovviamente dalla scala numerica – non lascio spazio ad equivoci: sarà vero e proprio tracollo termico. Diminuzione che avrà maggior portata nelle aree orientali del Paese ed il motivo è comprensibile: il Vortice Polare piomberà tra Balcani e Mar Nero. Avremo addirittura 12-13°C in meno sul Nordest e sul basso versante Adriatico, dagli 8 ai 10°C sulla gran parte delle tirreniche, Lombardia e Liguria centro orientale, dai 4 ai 5°C in meno nelle due Isole Maggiori.
Ad onor del vero si scorgono isolati settori con flessioni decisamente più contenute o addirittura nulle: è il caso delle Alpi occidentali piemontesi e del settore ovest della Sicilia.