L’autentico ribaltone modellistico al quale abbiamo assistito negli ultimi giorni, ha praticamente cancellato l’irruzione artica della quale si discusse la scorsa settimana. L’argomento “termico” è stato trattato approfonditamente ieri mattina, ma è giusto rivisitarlo in quanto anche stamane si osservano notevoli cambiamenti.
Ieri vi dicemmo che il ponte dell’Immacolata avrebbe avuto temperature decisamente inferiori alla norma a causa di un afflusso – pur parziale – d’aria fredda dai quadranti settentrionali. Gli aggiornamenti odierni, lo si evince dall’immagine, smorzano ulteriormente l’entità del calo termico. Riusciamo persino a scorgere dei rialzi – all’estremo sud ad esempio – laddove sino a ieri venivano indicate diminuzioni superiori ai 10°C (vi ricordiamo che la mappa ci dà un’idea della differenza di temperatura intercorrente tra due step temporali di riferimento – in questo caso la mezzanotte di oggi e la stessa ora di domenica 8 dicembre).
Sulle Adriatiche, che teoricamente avrebbero dovuto essere le più coinvolte dall’irruzione, la flessione non andrebbe oltre i 3-4°C. Flessioni un po’ più vivaci si scorgono sul Nord e parte del Centro Italia. Freddo più marcato dovrebbe percepirsi sulle Alpi orientali e sul Nordest in generale. Ma rispetto a quel che osservammo 24 ore fa, è evidente come le differenze siano sostanziali.