COLOSSO FUMANTE – Il Popocatépetl, vulcano attivo alto 5.450 metri, ha eruttato ceneri e vapore circa 15 volte nelle ultime 24 ore (fra le ore 12GMT di mercoledì e le ore 12GMT di giovedì), espellendo frammenti di roccia incandescente fino all’altezza di un chilometro: si tratta di una delle più forti eruzioni degli ultimi anni e c’è forte apprensione, con le autorità che sono pronte a qualsiasi provvedimento per salvaguardare la popolazione locale. L’attività degli ultimi giorni ha generato nubi di ceneri che potrebbero creare problemi nelle città vicine, provocando il blocco delle fognature e danneggiando i motori delle auto. Il Centro nazionale per la prevenzione dei disastri riferisce che la cenere potrebbe cadere sul lato orientale del vulcano, lontano dalla capitale messicana: Città del Messico si trova circa 70 km a nord rispetto al Popocatepetl.
SI TEME UNA GRANDE ERUZIONE – I principali rischi di un’eruzione sarebbero legati alla caduta di ceneri, flussi piroclastici e lahar. A causa dell’aumento dell’attività martedì le autorità locali hanno mantenuto molto alto il livello di allerta, pari alla cosiddetta “fase 3 gialla” che è lo stadio precedente alla “fase rossa” quando è prevista anche l’evacuazione dei residenti. Il vulcano continua ad avere elevati livelli di sismicità, e produce vapori frequenti emissioni di ceneri a circa 1 km sopra il cratere. Secondo i pareri degli esperti, ci sarebbero le potenziali condizioni per una grande eruzione: ecco perché le autorità locali sono sempre pronte, in qualsiasi momento, per eventuali evacuazioni di massa. Stato di massima allerta per i 12 comuni limitrofi al vulcano, che ha esteso le sue ceneri verso ben 30 comunità, oscurando parzialmente il cielo. Resta interdetta al pubblico tutta l’area entro i 12 chilometri dal vulcano.
STORIA DEL VULCANO – Il nome del vulcano ha un suo significato del tutto attinente: Popocatepetl è infatti una parola azteca che indica una montagna fumante. La sua altezza di quasi 5500 metri ne fa il secondo vulcano più elevato del Nord America. Il Popocatépetl è stato considerato nuovamente vulcano attivo dal 1994, quando il giorno 21 dicembre si è risvegliato da una fase di quiescenza circa 70 anni, secondo quanto comunicato dalla NASA. Nel 1996 piccoli duomi lavici erano stati costruiti in modo incrementale all’interno del cratere sommitale, ma poi distrutti successivamente da eruzioni esplosive. L’ultima volta che sono state necessarie delle evacuazioni su larga scala è stato nel 2000, quando circa 50mila persone hanno dovuto lasciare le loro case.