Il tepore primaverile abbraccia l’Italia ed un considerevole rialzo termico si va
affermando anche in montagna. Eppure, per il momento, la neve non ha subito chissà quale contraccolpo in alta montagna, resistendo abbastanza bene anche sui rilievi della dorsale centrale dell’Appennino: l’aria secca che accompagna l’alta pressione non è infatti così nemica della neve e tende a rallentare la fusione del manto bianco, quantomeno rispetto ad altri contesti.
La neve andata persa in questi ultimi giorni anticiclonici è ben poca rispetto a quella letteralmente divorata dallo scirocco nella precedente fase perturbata occorsa nella parte centrale di marzo. L’eredità invernale resta ancora viva soprattutto in Abruzzo, in quelle zone peraltro interessate da ulteriori spruzzate neve, seppure scarse, nella parentesi fredda che ha preceduto di poco l’attuale stasi anticiclonica di stampo pienamente primaverile.