Autentiche tempeste di vento hanno spazzato alcune zone d’Italia dalla scorsa notte, per effetto dell’approfondimento di un minimo di pressione attorno ai 1000 hPa inizialmente sul Mar Ligure ed ora sull’Alto Adriatico, associato alla perturbazione scesa dal Nord Europa e che ha portato neve sulle Alpi. Le zone più colpite dalla bufera sono state quelle della dorsale settentrionale appenninica, dove i venti in discesa lungo i pendii hanno raggiunto raffiche davvero impetuose: toccati picchi di quasi 150 km/h sul Monte Gomito, sull’Abetone ed addirittura a Frontone, nei pressi del Monte Catria.
Raffiche superiori ai 100 km/h anche sui crinali montuosi emiliani, specie nel modenese. Il vento impetuoso, sempre sotto forma di correnti occidentali, ha colpito anche soprattutto in nottata il Mar Ligure (la mareggiata avrebbe causato il naufragio di un peschereccio sul mare davanti a Voltri, con salvataggio di un pescatore) e l’Alto Tirreno: mareggiate violente hanno colpito le coste toscane (nella foto in basso il mare in burrasca di San Vincenzo nel livornese), ma il moto ondoso è risultato più attenuato nell’area dell’Isola del Giglio, senza quindi ostacolare il completamento delle operazioni di raddrizzamento della nave Costa Concordia.