Dopo l’ondata di calore che ha toccato punte da record su buona parte del Nord Italia, il primo sbuffo d’aria fresca d’oltralpe venuto verso la Pianura Padana ha dato genesi alla formazione di un super temporale (supercella).
La nube del temporale aveva uno spessore fuori dal comune per l’Italia, e i fortissimi venti che dal suolo si sollevavano verso l’alto (ascensionali), hanno favorito ai chicchi di grandine in formazione di crescere a dismisura, sino a dimensioni di 7-8 centimetri di diametro.
Tali chicchi, non appena si è spezzato l’equilibrio di forze vento/gravità terrestre, sono caduti rovinosamente verso il suolo, bombardando decine di chilometri quadrati di territorio.
Si è attivato quello che nei Paesi d’oltralpe chiamano “treno della grandine”. Ovvero un corridoio lungo alcune decine di chilometri, dove è caduta grandine che ha cagionati danni ingentissimi.
Ma il fenomeno atmosferico più grave è stato la formazione di un tornado di intensità simile a quelli che si formano negli Stati Uniti d’America (e non solo).
Un tornado killer, assassino, un tornado che ha ucciso e ferito una trentina di persone. Un tornado che ha raso al suolo casette non in legno, ma in muratura, sollevato auto, abbattuto alberi lungo il suo percorso.
Questa è la natura estrema che migliaia e migliaia di scienziati ci hanno annunciato da anni, che piaccia o no.
E’ da sottolineare che anche in passato ci sono stati tornado e morti in Italia. Le cronache ci descrivono di eventi tragici. E non è detto che la frequenza dei tornado in Italia sia in aumento rispetto al passato, anche se il generale aumento termico ne favorirebbe la loro formazione, e che tutti gli anni stiamo avendo notizia di eventi eccezionali.
Le osservazioni dei giorni d’oggi non sono comparabili con quelle del passato. Oggi c’è Internet, ci sono gli smartphone a dare informazione quasi live, i social network, i siti di news. Solo venti anni fa si avrebbero avuto notizie imprecise e frammentarie.