Oramai i bollettini del maltempo si stanno susseguendo ora dopo ora, e gli ingenti quantitativi di pioggia caduti su diverse regioni italiane sono stati fonte di innumerevoli danni.
Tuttavia, la mappa a 250 hPa riferita alle ore 12 UTC di oggi (ore 14 del 15 settembre 2006), mostra come la situazione meteorologica in quota sia ancora ben lontana dal trovare un’alternativa al maltempo anche per i prossimi giorni.
A circa 10 mila metri di quota, una forte corrente a getto penetra a fondo nel Nord Africa, provenendo dall’Atlantico e passando al di sopra della Penisola Iberica.
Qui i venti da nord ovest sfiorano i 150 nodi di velocità.
Tale discesa di aria fredda atlantica provoca come risposta una possente risalita di una corrente a getto meridionale, che, dall’Africa, si dirige dritta verso la nostra Penisola, con curvatura ciclonica sul Nord Italia.
Tale tipo di circolazione è meglio individuata alla quota di 10 mila metri, ove l’aria circola liberamente senza gli ostacoli provocati dall’orografia.
Ma lo schema si ripete anche alle quote sottostanti.
Questo fa sì che una grande massa di aria calda proveniente da sud, resasi carica di umidità col transito sul Mediterraneo, impatti contro le catene montuose Alpine ed Appenniniche, ove scarica tutto il proprio contenuto di vapore acqueo sotto forma di grandi precipitazioni.
La curvatura ciclonica delle isobare e la vorticità presente nel sistema depressionario incentivano ulteriormente le precipitazioni.
E’ una situazione tipica dell’Autunno, quando ancora le temperature piuttosto elevate consentono alle masse d’aria di contenere una notevole quantitativo di vapore acqueo.
Bisogna dire che, purtroppo, stante questa situazione meteorologica, è molto probabile la persistenza di abbondanti precipitazioni sul Centro Nord almeno per le prossime 48 ore.