Alcuni modelli matematici, in particolare quelli europei, avevano anticipato già da alcuni giorni la possibile discesa di un vortice freddo sulla nostra Penisola, per il giorno di Natale, e, una volta tanto, sembra che abbiano avuto ragione, in un periodo in cui le analisi modellistiche sono spesso risultate fallaci.
La previsione meteorologica basata sullo studio dei modelli matematici è infatti molto precisa con alcuni tipi di circolazione atmosferica, quali le correnti atlantiche occidentali, oppure la presenza di stabili zone di alta pressione.
Risulta invece particolarmente difficile, per la nostra Penisola, nel caso in cui la circolazione diventa meridiana, oppure addirittura invertita, di direzione est – ovest, in quanto la modellistica atmosferica non è ancora in grado di rappresentare con efficacia il rilievo montuoso italiano, o dei Balcani, o dell’Europa Centrale, e gli errori previsionali sono quindi dietro l’angolo.
In questo caso, si tratta della presenza di un piccolo vortice depressionario in quota, che si è staccato dall’Europa Settentrionale, di dimensioni piuttosto ridotte, ma che è stato alimentato da aria fredda ed ha raggiunto così delle isoterme piuttosto basse, di circa -31°C a 500 hPa, valore misurato dai radiosondaggi sulla Repubblica Ceca.
Attualmente, tuttavia, non sta determinando sull’Europa Centrale che pochi fenomeni, con qualche nevicata sparsa.
Tale vortice, pur se debole, sembra destinato ad investire proprio il giorno di Natale la nostra Penisola, segnatamente il settore nord orientale ed Adriatico, anche se i fenomeni associati sono deboli, e probabilmente l’aria fredda rialimenterà la depressione presente sul nostro Meridione, favorendo così soprattutto le precipitazioni sulle regioni centro meridionali adriatiche, con la ricomparsa della neve sugli Appennini.
Ma comunque una discesa delle temperature, anche sensibile nelle zone che in questi giorni non hanno subìto il fenomeno delle inversioni termiche, sembra interessare l’Italia, soprattutto quella centro settentrionale, a causa del rinforzo temporaneo dei venti di tramontana, e che prenderà piede soprattutto tra domani e dopodomani.
Su questo tipo di evoluzione c’è oramai accordo tra i vari modelli matematici.
Oltre è meglio non andare, ed attendere che i modelli delineino una precisa tendenza, accordandosi tra di loro.