Sabato
Come annunciato venerdì, l’Anticiclone di matrice sub-tropicale presente da giorni sul bacino centrale del Mediterraneo si è rafforzato grazie all’arrivo di quello delle Azzorre.
L’immagine mostra chiaramente la conseguenza di questo movimento atmosferico: spicca l’evoluzione dell’arretramento della cellula ciclonica che comportava l’instabilità nelle Regioni del centro Italia verso il settore occidentale del Mediterraneo, andando ad interessare, con una fitta copertura nuvolosa, i cieli della Penisola Iberica comportando numerosi fenomeni temporaleschi.
Oltre a questo movimento si può notare una simile situazione meteorologica sui cieli rumeni. I forti temporali di carattere temporalesco verificatisi hanno generato numerosi problemi, dai rischi di inondazioni ad interruzioni di elettricità.
Domenica
L’immagine domenicale mostra un relativo schiarimento dei cieli iberici, anche se il Portogallo è stato ancora esposto ai fenomeni temporaleschi iniziati sabato e derivanti dall’isolamento di quella goccia fredda scivolata sabato dall’Italia.
Nel Mediterraneo, invece, la giornata di ieri è stata caratterizzata dall’ardente cellula anticiclonica che, rafforzata, è stata accompagnata da elevati valori di pressione in quota che ha coperto tutta l’area (si sono raggiunti valori massimi di 850 hPa a circa 1500 metri d’altezza). Questo aspetto si è ripercosso sull’aria calda al suolo: una sola parola, rovente.
Questo anticiclone incandescente ha messo in ginocchio l’intera parte dell’Europa orientale e tutto il bacino del Mediterraneo. Questa onda calda dalle caratteristiche eccezionali per il periodo ha avuto terribili risvolti. Sono ancora ben chiare le immagini di fuoco e devastazione che hanno riempito tutti i telegiornali. Gli incendi nelle nostre Regioni meridionali fanno da contorno a quelli terribili diffusi in Grecia.
In quest’area si attende, nei prossimi giorni, la conseguenza dell’azione della goccia fredda sopraccitata, ovvero un deciso richiamo della situazione autunnale di inizio settimana scorsa con la conseguente eliminazione del ponte anticiclonico tra quello Sub-tropicale e quello delle Azzorre.