La situazione meteorologica non è nuova, per il Giappone, durante il periodo invernale, ma eccezionali sembrano essere comunque la profondità dei gepotenziali, e le basse isoterme in arrivo.
Il minimo depressionario in quota è infatti al momento situato sul Mar del Giappone, con un bassissimo geopotenziale, con la superficie di 500 hPa che si viene a trovare a quote inferiori ai 5000 metri di altezza; tale polo freddo viene direttamente dalla Siberia Orientale, e presenta isoterme ad 850 hPa inferiori ai -20°C.
Tale polo siberiano è originariamente costituito da aria continentale molto asciutta, ma che si carica di umidità attraversando il mite mare ad est della Corea, scaricandosi con un pronunciato effetto stau sulla parte occidentale delle Isole Giapponesi.
Su tutto il Giappone giungeranno isoterme ad 850 hPa di 8-10°C sotto lo zero, accompagnate da forti venti occidentali: insomma, un Capodanno nevoso, freddo e tempestoso.
Ma, per il futuro, potrebbe andare anche peggio, in quanto sulla Siberia orientale si appresta a scendere un secondo “polo freddo” con valori termici ancora più bassi, e vicini ai -35°C ad 850 hPa.
Nello stesso tempo, aria artica canadese si trova in procinto di irrompere, proprio il primo giorno dell’anno, dapprima sulle Grandi Pianure statunitensi, e poi sul settore orientale, fino a raggiungere la Florida.
Si tratta di isoterme molto basse con valori di 15-20°C sotto lo zero ad 850 hPa, che farà sperimentare alle zone interessate i rigori più rigidi della stagione invernale.
Sarà, comunque, un freddo di breve durata: le ultime proiezioni matematiche mostrano, infatti, un’inversione di tendenza tra i due versanti, con un rovesciamento di aria artica in direzione della California e degli Stati Occidentali, ed un ritorno mite primaverile su quelli orientali, attorno al periodo dell’Epifania.
Insomma, un clima tipico degli Stati Uniti, con brevi ma fortissime ondate di gelo e di neve, alternate a periodo decisamente miti.