Una storica pagina meteorologica si è scritta negli ultimi giorni su una fetta importante dell’Ovest Europa, nello specifico soprattutto in Francia e sulle Isole Britanniche ove sono stati sgretolati una serie impressionante di record di temperature mai registrate nel mese d’ottobre. Il caldo tipicamente estivo ad ottobre è stata una novità assoluta, dovuta al radicamento di una forte cellula anticiclonica dal cuore caldo, alimentata a lungo da iniezioni d’aria di provenienza sub-tropicale, che ha costretto le perturbazioni atlantiche a scorrere su latitudini molto elevate.
La scalata dell’anticiclone era iniziata già da tempo, inglobando tutto l’ultimo scorcio conclusivo di settembre prima del picco apicale avuto ad inizio ottobre: la grande anomalia deriva soprattutto dalla durata del tutto insolita di questo fiammante anticiclone. Dando uno sguardo alle anomalie termiche rilevate nel periodo fra il 25 settembre ed il 1° ottobre, praticamente tutta l’Europa figura nell’ambito di un trend termico sopra la norma: molto più accentuate le anomalie tra la Francia, la Gran Bretagna, il Belgio e parte della Germania, ove si sono localmente misurati oltre 5 gradi di scarto rispetto alle temperature medie tipiche del periodo.
L’impronta dell’anticiclone appare poi ancor più evidente in merito alle precipitazioni: la vastissima zona continentale di gran secco è proprio quella dove ha dominato l’alta pressione. Solamente l’Irlanda, la Scozia e la Norvegia occidentale sono state interessate da fenomeni piovosi di rilievo, in quanto hanno risentito dell’influenza del flusso atlantico, incapace di guadagnare terreno a latitudini più basse.