Dopo le correnti meridiane, che hanno insistito a lungo sulla nostra Penisola, favorendo come precipitazioni sia il versante nord delle Alpi, che il settore Adriatico e Meridionale dell’Italia, adesso si ritorna ad una fase dominata dalle correnti atlantiche, che promette piogge in abbondanza anche sul Nord Italia.
Le mappe delle precipitazioni cumulate in 7 giorni, emesse dal modello GFS, ci mostrano questa mattina dei nuclei di massime piogge presenti sul Nord e sul Centro Italia versante tirrenico, questa volta risparmiando le zone adriatiche, in particolare Molise, Puglia e Basilicata che invece erano state colpite pesantemente negli scorsi giorni.
Scendendo nei particolari, notiamo dei nuclei di piovosità superiori ai 200 mm cumulati soprattutto su Alpi e Prealpi Orientali, su tutto l’Arco Alpino, ma anche sulla Liguria e gran parte della Lombardia i cumulati potrebbero essere superiori ai 100 mm.
Un altro nucleo di intensa piovosità potrebbe interessare la fascia che va dalla Toscana centro meridionale al Lazio, comprendendo anche parte dell’Umbria e dell’Appennino Abruzzese.
Pioggia che è prevista, in minore quantità, anche sulle Isole Maggiori e su Campania e Calabria tirrenica, mentre, come detto, dovrebbero rimanere quasi del tutto fuori dalle precipitazioni i versanti ionici italiani e la Puglia in genere, oltre che la parte centro orientale dell’Emilia Romagna.
Si tratta di mappe di cumulati settimanali che hanno mostrato un’ottima attendibilità negli ultimi mesi, per cui l’inizio di un periodo molto piovoso per il Centro Nord appare molto probabile.
Sarà l’occasione per incrementare ulteriormente il manto nevoso sulle Alpi ed Appennini, fino forse ai livelli record degli ultimi cinquant’anni.
Ma, l’arrivo di grosse precipitazioni nevose tutte insieme, potrebbe rendere instabile il manto nevoso, con pericoli valanghivi tutti da valutare nei prossimi giorni.