Quelle che stiamo vivendo sono giornate caratterizzate da fulmini e tuoni in abbondanza, ma non vi è troppo da sorprendersi: l’estate è la stagione temporalesca per eccellenza, quella nella quale i temporali sono caratterizzati da una più spiccata attività elettrica sulle zone di terraferma, specie nel momento in cui si verificano contrasti termici importanti per l’arrivo repentino d’aria fresca che scalza repentinamente quella più calda. Un po’ quello che è accaduto sul finire della scorsa settimana, dove nella sola Lombardia tra venerdì e sabato sono caduti la bellezza di 4500 fulmini in gran parte concentrati in poche ore, con un massimo d’intensità di un fulmine ogni 4 secondi nella serata di venerdì. Sono alcuni dei dati resi noti dal sistema di monitoraggio meteo di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, che non ha però avuto gravi disservizi nonostante l’eccezionale tempesta. Il fulmine di maggiore intensità è stato di ben 437500 Ampere, circa 20 volte superiore all’intensità media registrata per questo fenomeno.
La tempesta elettrica di Bologna, notte tra il 13 ed il 14 giugno.
Sempre nella notte fra venerdì 13 e sabato 14 il temporale che ha colpito Bologna ha visto scatenarsi un massimo di 117 fulmini al minuto, una tempesta perfetta come da video sopra che mostra appieno la scenografica manifestazione elettrica nel cielo notturno. I temporali estivi sono però anche molto insidiosi proprio per l’elevatissima frequenza dei fulmini: risale sempre a venerdì scorso la morte per folgorazione di un agricoltore che si era imprudentemente riparato sotto un ulivo in un campo di Morro d’Oro, nel teramano, dove in un raggio d’appena 10 km da questo tragico episodio si erano verificati ben 235 fulmini. Nonostante le tragiche notizie d’ogni estate, non è vero che i temporali stanno divenendo sempre più intensi, almeno a livello generale in quanto ad attività elettrica: nell’ultimo decennio le statistiche indicano anzi una lieve flessione nel numero di fulmini, supportando l’ipotesi che vi possano essere dei legami con il ciclo solare. Mediamente sono un milione e mezzo i fulmini che colpiscono ogni anno l’Italia.