La perturbazione iberica è preceduta da una circolazione d’aria mite dai quadranti meridionali, che come ben sappiamo ha innescato un repentino aumento delle temperature. Il rialzo si è percepito soprattutto nei valori minimi, difatti le gelate hanno definitivamente abbandonato gran parte del nostro Paese – eccezion fatta ovviamente per le aree montane oltre una certa quota.
Il passaggio perturbato determinerà evidentemente una flessione termica: inizialmente per nubi e precipitazioni, a seguire per l’intervento di venti più freschi settentrionali. Venti che giungeranno mercoledì, momento in cui partirà l’espansione dell’Alta delle Azzorre verso est.
Il nostro modello ad alta risoluzione evidenzia cali delle massime diffusi e significativi. Mediamente perderemo dai 2 ai 4°C, ma non ovunque. Alcune regioni registreranno degli aumenti ed anche in questo caso tra i 2 e i 4°C. Sull’andamento termico inciderà la circolazione dei venti: probabilmente di foehn sul Nordovest, di Grecale sul Nordest, di Ponente e poi Maestrale nelle restanti regioni.